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Pfizer "taglia" la fornitura di vaccini anti-Covid. Arcuri: "In Italia il 29% di dosi in meno. Scelta unilaterale e grave"

La Pfizer ridurrà temporaneamente le proprie forniture del vaccino anti Covid in Europa per poter aumentare le proprie capacità produttive dagli attuali 1,3 miliardi a due miliardi di dosi: lo ha reso noto la stessa casa farmaceutica statunitense, spiegando di dover apportare delle modifiche al processo di fabbricazione e agli stabilimenti che necessitano dell'autorizzazione degli enti di regolamentazione e che ciò limiterà le consegne nel periodo compreso tra la fine di gennaio e l'inizio di febbraio.

"Alle 15.38 di oggi - ha spiegato il commissario straordinario per l'emergenza Covid Domenico Arcuri - la Pfizer ha comunicato unilateralmente che a partire da lunedì consegnerà al nostro Paese circa il 29% di fiale di vaccino in meno rispetto alla pianificazione che aveva condiviso con gli uffici del Commissario e, suo tramite, con le Regioni italiane. Non solo: ha unilateralmente deciso in quali centri di somministrazione del nostro Paese ridurrà le fiale inviate e in quale misura. Analoga comunicazione è pervenuta a tutti i Paesi della Ue. La Pfizer ha altresì annunciato che non può prevedere se queste minori forniture proseguiranno anche nelle prossime settimane, né tantomeno in che misura". Una decisione definita "grave" da Arcuri, che auspica che Pfizer possa rivedere la scelta

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