Roberto Di Stefano, il sindaco leghista si ribella a Conte: "Ho già dato disposizione alla Polizia locale, nessun controllo a Natale"
Il sindaco di Sesto San Giovanni Roberto Di Stefano guida la rivolta dei primi cittadini contro Giuseppe Conte e il Dpcm Natale, che vieta gli spostamenti da Comune a Comune per il giorno del 25 e 26 dicembre. Di fronte alle proteste dei governatori, Luca Zaia e Stefano Bonaccini in testa, Palazzo Chigi e il governo non hanno battuto ciglio tenendo ferma la linea della tolleranza zero. Saranno 70mila, come annunciato dalla ministra dell'Interno Luciana Lamorgese sabato scorso, gli agenti utilizzati per garantire il rispetto dei divieti di spostamento. Milioni di italiani, insomma, non potranno recarsi da nonni, genitori o figli distanti magari centinaia di metri, ma in un altro comune, per festeggiare il pranzo di Natale con una modesta e limitata riunione familiare.
"Il decreto del governo è un atto incomprensibile, completamente senza senso - accusa il leghista Di Stefano in un video-messaggio ai suoi concittadini -. Qualcuno ha detto a chi abita nei Palazzi romani che in Italia ci sono molti piccoli comuni? Secondo il governo il virus diventa più potente se si superano i confini? Ci aspettavamo buonsenso dal governo, ma siamo rimasti delusi. Io ho già dato disposizione alla nostra Polizia locale: nei giorni di festa ci sarà una sola pattuglia per turno come presidio per le emergenze, e di certo controllare chi raggiunge il Comune vicino per passare il Natale con la propria famiglia, mi dispiace ma non è un'emergenza".