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Napoli, rivolta in strada contro il lockdown di Vincenzo De Luca: "Tu ci chiudi, tu ci paghi"

Scatta il coprifuoco e Napoli scende in strada per protestare contro Vincenzo De Luca, che nella giornata di venerdì 23 ottobre ha annunciato il lockdown totale per la Campania: partirà probabilmente da domenica, al massimo entro la prossima settimana. Il governatore-sceriffo ha parlato di una situazione tragica e della serrata per 30-40 giorni come unica soluzione per riportare sotto controllo la curva dei contagi da coronavirus. La tensione è immediatamente montata in quella parte di popolazione che non può permettersi un altro lockdown, al punto che nella tarda serata di venerdì centinaia di persone si sono riversate in strada per manifestare il dissenso contro il coprifuoco e la prospettiva di restrizioni ancora più dure. “Tu ci chiudi, tu ci paghi”, è lo striscione mostrato dai manifestanti: il messaggio è chiaro, se lockdown deve essere che almeno si pensi a tutti quelli che perderanno la propria entrata mensile. La protesta però non è stata del tutto pacifica, perché non sono mancati episodi da condannare: è stata assaltata un’auto dei vigili urbani, poi non sono mancati petardi, fumogeni che rendono irrespirabile l’aria e cariche della polizia in assetto antiguerriglia. La lunga notte di Napoli scuote non solo De Luca, ma anche il governo presieduto da Giuseppe Conte

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