Coronavirus, la meloniana Baldini in aula con la mascherina: "Sono medico, vengo da Milano. Perché l'ho fatto"
Impossibile non notarla: Maria Teresa Baldini deputata di Fratelli d'Italia alla sua prima legislatura, già nazionale di basket e a lungo consigliera regionale della Lega in Lombardia, ieri si è presentata a Montecitorio con la mascherina sul viso. Una scelta precisa la sua, fatta in totale autonomia, tra lo stupore di Ettore Rosato, che presiedeva i lavori alla Camera (in discussione c'era il Ddl intercettazioni) e che l'ha chiamata al banco della presidenza, e un certo malumore del suo gruppo. Ma Baldini è medico chirurgo, per anni è stata accanto a Umberto Veronesi all'Istituto Tumori di Milano, e dall'inizio dell'emergenza coronavirus ha messo in guardia contro il rischio di "una pericolosissima pandemia che si sta diffondendo anche in Italia". Leggi anche: "I nostri bloccati al Nord, e intanto qua...". La denuncia del deputato leghista, vergogna alla Camera Onorevole, lei è l'unica che si è presentata in Aula con la mascherina. Paura del contagio o prevenzione? "Io sono un medico prima che un politico, faccio il chirurgo, vedo tanti malati, e penso che la prevenzione sia fondamentale. È nostro dovere di parlamentari dare un messaggio utile ai cittadini e la mascherina è una protezione essenziale sia per me che per gli altri". L'ordinanza ministeriale però non obbliga tutta la popolazione a mettere la mascherina. "Neppure io obbligo gli altri miei colleghi a farlo, è una scelta individuale, mi assumo la responsabilità, ma da medico, in scienza e coscienza, la ritengo una misura necessaria". La presidenza della Camera assumerà delle decisioni in merito per tutti i parlamentari? "Non mi è stato comunicato nulla al riguardo. Io so solo che sono venuta a Roma da Milano, dove ci sono focolai importanti e dove i contagi aumentano in modo esponenziale, ho viaggiato in treno, non in aereo come qualcuno ha erroneamente riportato, e ho ritenuto prevenire nell'interesse dei colleghi e di tutte le persone con cui posso entrare in contatto". La mascherina è sufficiente? "No, non è sufficiente in modo assoluto, secondo me bisognerebbe indossare anche degli occhiali protettivi e dei guanti. È una forma di civiltà". Addirittura? "E ovviamente lavarsi spesso le mani con sapone o gel a base di cloro e amuchina. La detersione delle mani è la prima cosa. Il coronavirus si propaga molto velocemente e non dimentichiamo che, purtroppo, il contagio è stato soprattutto negli ospedali dove alcuni pazienti hanno infettato i medici, gli infermieri e altri malati. A questo proposito voglio esprimere solidarietà a tutti i medici e al personale sanitario e parasanitario per il lavoro che stanno facendo. Senza di loro ci sarebbe la disperazione. La politica ne tenga conto". È vero che la sua iniziativa non è piaciuta al suo partito, Fratelli d'Italia? "Probabilmente c'e stata un po' di sorpresa da parte loro, ma ripeto, è stata una mia idea valutata in quanto medico, a titolo personale". Qualche collega in Parlamento ha detto: la Baldini doveva starsene a casa. Così crea solo allarmismo. "L'allarmismo si crea quando le persone non capiscono. La mascherina è una forma di prevenzione, è un'arma che abbiamo in questo momento, e dobbiamo usarla per proteggerci. Perché è così complicato metterselo in testa?". Si sottoporrà al tampone per vedere se è positiva al coronavirus? "Il tampone si fa se uno è sintomatico. Io non ho sintomi, non ho la febbre, se dovessi sentirmi male provvederei. Per ora mi proteggo proprio per evitare...". Ci sono molte polemiche su come il nostro ministero della Salute ha gestito l'emergenza sanitaria. Il suo giudizio da medico? "Mi pare evidente che la situazione non sia stata gestita bene visto che siamo il primo Paese europeo per numero di infettati, il terzo al mondo dopo Cina e Corea, e il numero non può che salire. Però adesso non è il momento delle polemiche ma di stare uniti per il bene di tutti". di Brunella Bolloli Video: Agenzia Vista / Alexander Jakhnagiev