Coronavirus, Conte e le leggi speciali: esercito allertato, scuole e negozi chiusi ma frontiere ancora aperte
Il governo ha approvato un decreto legge con una serie di misure speciali per contenere il diffondersi del Coronavirus. Il consiglio dei ministri è intervenuto su vari aspetti, dalla sospensione delle gite scolastiche e delle manifestazioni sportive in Lombardia e Veneto, fino al blocco delle attività lavorative e anche dell' accesso alle aree infette di Vò Euganeo e del Lodigiano, utilizzando la polizia e i militari per far rispettare le prescrizioni. Anche l' opposizione è stata sentita: «La Lega è stata interpellata. Abbiamo chiesto, come facciamo da un mese, misure drastiche per contrastare il virus», ha detto il leader della Lega Matteo Salvini. Mentre nei giorni scorsi il ministro della Salute Roberto Speranza aveva sentito telefonicamente Silvio Berlusconi. Intanto in tutta Italia è assalto agli ospedali. Tanto che la Protezione civile ha invitato a recarsi nelle strutture sanitarie e chiamare i numeri di emergenza «solo se strettamente necessario». L' Ordine dei medici ha sollecitato i colleghi a mettersi a disposizione per far fronte alle carenze determinate dalla quarantena per i dottori delle zone colpite. Leggi anche: "Chi sono i veri sciacalli". Coronavirus, Bechis smaschera Conte Ospedali assediati - In giornata ha parlato anche il presidente della Repubblica Sergio Mattarella. «Confido che senso di responsabilità e unità di impegno assicurino la migliore e più efficace risposta a tutela della salute dei nostri concittadini». Il Quirinale, con una nota ufficiale, ha espresso anche riconoscenza «ai medici, al personale sanitario, ai ricercatori, alle donne e agli uomini della Protezione civile e delle Forze armate, a quanti in questi giorni si stanno impegnando - con abnegazione e generosità - per fronteggiare e arginare il rischio di diffusione del coronavirus». Il Colle ha difeso la macchina operativa da chi ha fatto polemiche soprattutto sui social. «Il ministero della Salute e le Regioni con territori in cui sono presenti casi di contagio stanno operando con tempestività e hanno approntato i protocolli necessari ad affrontare l' emergenza, potendo contare su un sistema sanitario in grado di reagire con efficacia. Questa richiede anche la piena collaborazione di tutta la popolazione secondo le indicazioni delle autorità sanitarie». Il ministero della Salute ha emanato in serata alcune ordinate precauzionali. Sono confermate le sospensioni delle manifestazioni pubbliche, delle attività scolastiche e lavorative nel Comune di Vo' Euganeo (Padova) dopo i due casi di Coronavirus «verificatisi in una comunità ristretta e delle successive positività riscontrate nei contatti». È la decisione presa dal ministro Speranza, d' intesa con il presidente del Veneto Luca Zaia. Vengono inoltre sospese tutte le attività commerciali, ad esclusione di quelle di pubblica utilità e dei servizi essenziali; le attività lavorative per le imprese del comune, a esclusione dei servizi essenziali tra cui la zootecnia, e quelle a domicilio. I lavoratori residenti non potranno uscire dall' area del Comune, a esclusione di quelli che operano nei servizi essenziali; vengono sospese le attività ludiche e sportive, i servizi educativi dell' infanzia e delle scuole di ogni ordine e grado, la frequenza delle attività scolastiche e dei servizi educativi, e infine interdette le fermate dei mezzi pubblici. Sempre il ministero della Salute ha deciso la sanificazione degli ambienti dell' ospedale di Mirano (Venezia), dove è transitato il terzo caso di Coronavirus in Veneto. Oltre a questo, è prevista la valutazione degli operatori sanitari venuti a contatto con il paziente, tramite visita e tampone. Resta vietato l' accesso all' ospedale di Schiavonia, dove sono stati accertati i due casi di infezione da Covid 19 in pazienti ricoverati. Frontiere aperte - Tutta l' attività programmata è «tassativamente sospesa», e a tutto il personale in servizio si dovrà misurare la temperatura, valutare eventuali sintomi presenti, effettuare il tampone e attenderne l' esito (circa tre ore). In presenza di sintomi e tampone positivo verrà attivato il ricovero in malattie infettive, in assenza vi sarà l' isolamento ospedaliero presso il reparto del day surgery, su richiesta isolamento fiduciario presso la propria abitazione o presso l' ospedale. Il governo dice no alla chiusura delle frontiere orientali. Sulla richiesta avanzata al governo dalla Regione Friuli Venezia Giulia «di prevedere controlli anche sui confini terrestri, al fine di monitorare gli ingressi sul territorio nazionale, abbiamo preso atto della risposta del premier secondo cui, al momento, rispetto alle informazioni acquisite e al livello di contagio, la misura è da escludere», annuncia il governatore Massimiliano Fedriga. L' Ue si dice pronta a «sostenere le autorità italiane e fornire ogni possibile sostegno» di fronte all' emergenza coronavirus che ha colpito il Paese. Lo ha affermato la commissaria Ue alla Salute, Stella Kyriakides. di Salvatore Dama Video Agenzia Vista / Alexander Jakhnagiev