Frecciarossa deragliato a Lodi, due morti. Il prefetto: "Poteva essere una carneficina". Sospetto sui binari
"Poteva essere una carneficina". Il treno Frecciarossa 9595 Milano-Salerno deragliato all'altezza di Lodi ha causato due morti (entrambi i macchinisti) e 27 feriti, di cui 2 in codice giallo. Il convoglio era semivuoto, anche considerata l'ora (5.35 del mattino): in tutto 33 persone, di cui 28 passeggeri. Il prefetto di Lodi Marcello Cardona ha chiarito come non ci siano stati ritardi nei soccorsi, anche se l'incidente è avvenuta in aperta campagna. Ancora da chiarire la dinamica dell'incidente, che ha portato la motrice e i primi due vagoni a uscire dai binari e ribaltarsi sulla massicciata. Esclusi, per il momento, il distaccamento della motrice, mentre restano dubbi su possibili problemi legati ai lavori di manutenzione della linea. Da valutare, invece, la presenza di eventuali ostacoli sui binari. "Mi risulta che la Procura abbia già individuato due tecnici per stabilire la dinamica dell'incidente - spiega Cardona -. Il tutto deve essere repertuato e valutato. È un incidente gravissimo. Nessuno è in grado in questo momento di poter raccordare notizie. Sarà un lavoro certosino, che è già in atto, come ho riferito al ministro dell'Interno in queste ore. Ritardi soccorsi? Sono arrivati nei tempi giusti, tenendo conto che siamo in aperta campagna".