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Paolo Genovese, la lettera spedita ai genitori di Gaia e Camilla: "Nessuno sconto o clemenza per Pietro"

Non ha potuto incontrarli, Paolo Genovese, e così il regista ha scritto una lettera ai genitori di Gaia e Camilla, le 16enni travolte e uccise 10 giorni fa in corso Francia a Roma dal suv guidato da sui figlio, Pietro Genovese, risultato positivo ad alcol e droga.  Leggi anche: "Sedicenni incapaci di attraversare la strada ma abili al voto". Feltri, durissima sentenza dopo Gaia e Camilla "Il regista avrebbe voluto un incontro, ma emotivamente non era il momento adatto, abbiamo risposto che una lettera sarebbe stata la benvenuta", aveva spiegato il penalista Cesare Piraino, difensore dei genitori di Camilla Romagnoli. Detto fatto: "Non l'abbiamo ancora aperta - spiega Piraino al Corriere della Sera -, è arrivata in studio, lo confermo, ma verrà recapitata nei prossimi giorni. La famiglia ha accolto favorevolmente la notizia". "A tempo debito saranno forniti dettagli, ora ancora non possiamo parlare", conferma anche Giulia Bongiorno, legale dei genitori di Gaia Von Freymann. Secondo il Corsera, Genovese "non intende sottrarsi ad alcuna responsabilità. Né, scrivendo, cerca clemenza, sconti di pena, trovare una conciliazione giudiziaria". L'obiettivo è uno e semplice: "Far sentire alle mamme e ai papà delle quasi coetanee del figlio che il loro dolore è condiviso". Nel video di Agenzia Vista / Alexander Jakhnagiev, l'arrivo dei feretri di Gaia e Camilla ai funerali

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