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Alessandria, un attentato l'esplosione nel cascinale che ha ucciso 3 vigili del fuoco: "Timer a distanza"

Un attentato dietro l'esplosione in un cascinale di Quargneto (Alessandria) in cui sono rimasti uccisi tre vigili del fuoco nella notte tra lunedì e martedì. È l'ultima clamorosa ipotesi emersa dopo le prime ricostruzioni: una squadra di pompieri è intervenuta in seguito alla segnalazione di una fuga di gas, arrivata dopo la mezzanotte. Secondo alcuni testimoni c'era stata una piccola esplosione che aveva causato un incendio. Mentre l'intervento era in corso, intorno alle 2, c'è stata la deflagrazione e l'edificio è crollato. In un edificio più basso attiguo a quello crollato sono state trovate altre due bombole di gas da cucina inesplose e gli inquirenti sospettano che possa essersi trattato di un atto doloso, forse con l'uso di un timer azionato a distanza. Le perplessità maggiori nascono dal fatto che l'edificio fosse disabitato e dalla dinamica dell'accaduto, con la segnalazione di una fuga di gas e la deflagrazione a intervento in corso. "In altre occasioni la casualità è subito evidente, stavolta è diverso e non si può escludere l'ipotesi dolosa", ha riferito il comandante del Reparto operativo dei carabinieri di Alessandria, Giuseppe Di Fonzo. Le vittime sono Matteo Gastaldo, il pompere 46enne trovato sotto le macerie, Marco Triches di 38 anni, entrambi di Alessandria, e il 32enne Antonio Candido di Reggio Calabria. Testimoni hanno riferito di aver sentito un boato e poi le grida di aiuto. Secondo Cordoglio è stato espresso dalla presidente del Senato, Elisabetta Casellati per i pompieri "morti tragicamente mentre adempivano al loro dovere di tutori dell'incolumità dei cittadini e della sicurezza dei nostri territori". "Mi auguro che su questo gravissimo incidente venga fatta al più presto piena luce", ha auspicato. "Profondo cordoglio e vicinanza alle famiglie" delle vittime anche dal viceministro dell'Interno, Vito Crimi. 

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