Pollino, la rabbia dei parenti dopo la tragedia: l'accusa brutale contro gli organizzatori
Proseguono le ricerche dei soccorritori lungo il torrente Raganello, in provincia di Cosenza, dopo che un'improvvisa bomba d'acqua ha travolto due gruppi in gita nel parco del Pollino, uccidendo 11 persone. "Abbiamo sentito un boato e subito dopo è venuto giù un muro d'acqua che ci ha travolto - ha raccontato una donna al Corriere della sera, prima di esser portata via in ambulanza - Io sono riuscita a spostarmi e ad aggrapparmi a un albero, ma ho visto corpi trascinati via con una violenza pazzesca". Leggi anche: Tragedia sul Pollino: il bilancio delle vittime E cresce ora la rabbia per quelle escursioni avventate, anche alla luce delle previsioni meteorologiche che avvertivano dell'imminente allerta. Le prime accuse dei parenti delle vittime e dei sopravvissuti sono contro chi ha organizzato le gite: "È colpa vostra - dice una parente di un escorsionista che ancora manca all'appello - avete detto che si poteva andare, vi ho sentito dire che non c'erano pericoli".