I video-auguri della Difesa alle donne con le stellette
Sono trascorsi 18 anni dalla prima volta in cui la Gazzetta Ufficiale ha annunciato l'accesso delle donne ai concorsi militari e oggi le donne con le stellette sono quattordici mila e seicento in quattro Forze Armate nelle quali ricoprono incarichi di ogni grado dalla truppa agli ufficiali, con ruoli di coordinamento e di comando non diversi da quelli degli uomini. D'altronde concorsi, selezioni, impegni internazionali richiedono uno spirito di sacrificio e l'adempimento a standard comuni per ambo i sessi e il mondo femminile in grigioverde ha saputo conquistarsi, sin da subito, rispetto e considerazione dei colleghi maschi specie nelle missioni oltremare, in paesi e in teatri estremamente delicati nei quali professionalità e perizia sono necessari nell'opera di mantenimento della pace. In quasi vent'anni le donne hanno marciato, navigato, volato, raggiungendo anche i limiti dello spazio profondo come il Capitano dell'Aeronautica Militare Samantha Cristoforetti, prima italiana ad andare in orbita. Nessun limite ed ostacolo di genere, dunque: entro il 2022 sui tubolari delle ragazze in servizio compariranno la torre e due stelle (Colonnello) mentre nell'Arma dei Carabinieri, in seguito all'acquisizione del Corpo Forestale, Laura De Benedetti ha già raggiunto il grado di Generale attestandosi, prima nella Storia della Repubblica Italiana e seconda in quella d'Italia dopo Piera Gatteschi Fondelli. Non mancano, poi, coloro le quali hanno perso la vita in servizio, le primissime nella Polizia di Stato che già dagli Anni Ottanta dello scorso Secolo è forte di aliquote femminili. Fra i caduti per il proprio dovere è doveroso ricordare Emanuela Loi, agente di PS morta nella strage di via d'Amelio a Palermo (prima agente a morire nell'adempimento del servizio) e il Capitano pilota dell'Aeronautica Militare Mariangela Valentini, deceduta in seguito all'incidente di Ascoli Piceno del 2014 nel quale due Panavia Tornado si scontrano in volo. Dunque, per l'8 Marzo le Forze Armate hanno ringraziato e celebrato non solo le loro colleghe ma anche i loro quotidiani sacrificio e ed impegno con un breve ma significativo video, augurando loro una Buona Festa della Donna con l'auspicio, si potrebbe aggiungere, che presto si smetta di dire "donna-soldato" ma semplicemente "soldato". di Marco Petrelli