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Il generale Pappalardo e il "Movimento liberazione Italia": "Via i politici abusivi, poi arriviamo noi"

Chi voleva i colonnelli ora avrà il generale. Antonio Pappalardo, generale dei Carabinieri in congedo, ex sottosegretario negli Anni 90, ha lanciato il Movimento di Liberazione Italia. Lunedì voleva anche lui "marciare su Roma", con un presidio a oltranza davanti a Piazza Montecitorio. Questura e capo della Digos glielo hanno impedito ("Li ho denunciati", assicura lui) e così insieme a un centinaio di simpatizzanti si riunirà al teatro Capranichetta, sempre a Roma, alle 10. "Glielo dico io, inizia una grande rivoluzione pacifica!", spiega combattivo in un'intervista al Tempo. Il bersaglio del generale Pappalardo e dei suoi "liberatori" sono i politici, definiti "abusivi". "Vogliamo far eseguire la sentenza della Corte Costituzionale del gennaio 2014 che ha dichiarato i parlamentari tutti abusivi, su spinta della Corte di Cassazione. E invece sono rimasti lì. Tutto questo è una bestemmia giuridica. Noi vogliamo consegnare questa sentenza alle autorità di pubblica sicurezza chiedendo di eseguirla, entro 24 ore. E inizieremo il nostro presidio permanente". Meglio non chiamarlo grillino, però, visto che il generale è al 50% anti-comunista e al 50% anti-grillino, tanto da considerare il Movimento 5 Stelle nient'altro se non una reincarnazione della peggior sinistra.  Se i politici non andranno a casa, continua "chiederemo al Presidente Mattarella di sciogliere le Camere, nominare un governo tecnico, che noi abbiamo già pronto, e un'assemblea costituente. Non ci si può dimenticare che l'Italia ha un solo sovrano, che è il popolo. Il popolo non ne può più come non ne possono più le Forze dell' Ordine, che sono insultate, maltrattate. Io giro l'Italia, autofinanziandomi, e mi capita di parlare con tanti carabinieri e poliziotti. Mi dicono: Generale, veniamo con lei. E io: Ragazzi, per carità, non dite queste cose". Lunedì in Parlamento, però, non c'è nessuno: "A me basta che ci sia la Boldrini, o qualcuno dell'ufficio di presidenza. E poi non è che ce ne andremo. E anzi sono convinto che alcuni parlamentari ammetteranno la loro responsabilità e ci diranno che abbiamo ragione". E dopo, una candidatura? "Non posso mica fare come Grillo, che ha messo la Raggi a Roma dov'è un caos totale. Se la casa è sporca, noi non entriamo. Prima la dobbiamo pulire, da fuori, e poi entriamo". Una cosa non gli va ancora giù: "La cosa incredibile è che i comunisti siano al governo, mentre in tutta Europa sono scomparsi". Qualche tempo fa è andato a Dubai: "Qualcuno ha detto che sono andato a prendermi i soldi per fare un colpo di Stato, ma non è vero niente. Io sono andato con il presidente dei musulmani europei. E a Dubai mi hanno detto che sono molto preoccupati per per l'odio crescente tra islamici e cristiani. Hanno un piano per rendere fertile il Nord Africa e bloccare così il flusso migratorio. Sono pronti a pagare tutto loro".

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