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Sgomberi e immigrati, l'idea del Pd: confiscare le case sfitte degli italiani

Non solo le case e gli immobili confiscati alle mafie: ai migranti potrebbero finire anche gli appartamenti sfitti di proprietà dei privati cittadini italiani. È la proposta che sta maturando da qualche giorno dentro il Pd e l'esempio perfetto arriva da Pierfrancesco Majorino, assessore al Sociale del Comune di Milano diretto dal sindaco Beppe Sala. Al lavoro già con Giuliano Pisapia, Majorino rappresenta l'ala sinistra del Pd più vicina alle istanze degli immigrati e del multiculturalismo e allergica alla politica del rigore del ministro Minniti. Per risolvere il problema dei migranti e dei rifugiati (e in risposta agli sgomberi eventuali) l'assessore rosso vorrebbe un "ente nazionale" che "prenda temporaneamente in gestione tutte le proprietà private sfitte e inutilizzate", alla faccia del diritto inalienabile di un proprietario che, magari, potrebbe aver qualche altra mira per il suo immobile. L'obiettivo, ha spiegato, è "dare ospitalità temporanea a chi non ce la fa", sia esso italiano o straniero. Per raggiungere lo scopo occorrerebbe creare "una grande banca dati" in cui far confluire l'elenco delle unità immobiliari disponibili, città per città. 

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