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L'Aeronautica 4.0 si allena nella Palestra del Pensiero. Il generale Presicce: "Personale carburante della Forza Armata"

“Dare spazio alle idee a prescindere dal grado: il personale è importantissimo per noi, è il carburante per permettere alla Forza Armata di evolversi in funzione delle nuove sfide che andrà ad affrontare” spiega il Generale di Brigata Aerea Francesco Presicce, Capo Ufficio Generale del Capo di Stato Maggiore Aeronautica e presidente della “Palestra del Pensiero”, laboratorio nel quale il personale si mette in gioco, condivide esperienze, opinioni e modi di concepire la quotidianità del lavoro del militare. Un anelito di libertà in un ambiente gerarchico? No, perché il think tank è tutt'altro che qualcosa di estemporaneo: infatti, la fine dell'era leva ha segnato un mutamento del ruolo del soldato dapprima inquadrato in un esercito di massa, ora invece individuo inserito in un ambiente nel quale professionalità e perizia sono richieste ad ogni livello. Inoltre, lo stesso Libro Bianco della Difesa punta ad un ridimensionamento delle FFAA italiane, ad un “accentramento” delle funzioni degli stati maggiori, ad una trasformazione dell'apparato difensivo in funzione all'ormai veloce mutamento dello scacchiere internazionale, pertanto lo “sfruttamento” della risorsa umana motivata e capace di fare la differenza è una strategia fondamentale per le prospettive e per il conseguimento degli obiettivi del futuro prossimo del Paese. Lanciato 8 mesi fa, presentato pubblicamente lo scorso marzo, il think tank ha già riscosso alcuni risultati: ad esempio, di fronte ad avieri (soldati di truppa, nda) che si arruolano con una laurea in tasca e che vorrebbero accedere a specializzazioni un tempo precluse alla truppa, l'Aeronautica “ha raccolto le istanze di chi ha fatto notare che alcuni retaggi normativi risalenti all'epoca della coscrizione obbligatoria impedivano un pieno coinvolgimento del personale. Ma non solo: abbiamo pubblicato i nomi di coloro i quali hanno formulato quelle idee, al fine di vincere l'iniziale incredulità e per far meglio comprendere a uomini e donne dell'Arma Azzurra che noi per primi crediamo nella potenzialità di questa iniziativa”. di Marco Petrelli

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