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Agguato a Trump: via il suo nome dagli edifici

Una settimana dopo la vittoria di Trump alle presidenziali americane, la società immobiliare proprietaria di tre palazzi di lusso dell'Upper West Side (140, 160, 180 di Riverside Boulevard), la Equity Residential, ha accolto la richiesta avanzata dalla maggioranza dei residenti di togliere il nome del presidente miliardario dagli edifici. In via ufficiale è stata presa questa decisione per "adottare un'identità più neutrale"; in realtà questa rappresenta la vittoria di una vera e propria battaglia, sotto forma della petizione "Dump the Trump name", condotta dagli inquilini del palazzo. Tra i "ribelli", come cita Repubblica, si distingue la voce di Linda Gottlieb, produttrice cinematografica (Dirty Dancing) che ha lanciato la petizione: "Le sue bugie, la sua misoginia, il suo razzismo, i suoi attacchi a immigrati e disabili ci offendono profondamente. Sono contrari a tutti i valori in cui crediamo e che abbiamo insegnato ai nostri figli". Senza contare gli interessi economici nascosti: se prima gli edifici di Trump avevano un aumento del 25% fisso, ora quegli stessi edifici si sono svalutati rapidamente proprio a causa del suo nome.

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