Detto fatto, Bob Dylan bidona il Nobel. E Patti Smith scorda il suo brano
Bob Dylan, come aveva detto, non c'era. Ma la cerimonia della premiazione del Nobel della Letteratura a Stoccolma è stata piena di emozione, con Patty Smith che si è commossa mentre si esibiva in una delle più famose canzoni dell'amico assente. "Scusatemi, sono così nervosa", ha detto la cantante americana dopo essere inciampata nelle note di A Hard Rain's A-Gonna Fall, per poi riprendere fra gli applausi. Bob Dylan «ha cambiato l'idea di poesia», ha affermato Horace Engdahl, membro dell'accademia di Svezia, nello spiegare le motivazioni del premio assegnato alla leggenda del rock. Dopo aver rievocato la tradizione poetica dei bardi, Engdahl ha spiegato come Dylan «si sia dedicato anima e corpo alla musica popolare americana del XX secolo, quella suonata dalle stazioni radio e sui dischi della gente comune». Ma nelle sue mani questo materiale «si è trasformato» diventando poesia. "E se c'è gente che mugugna nel mondo letterario, bisogna ricordar loro che gli dei non scrivono, ma danzano e cantano", ha aggiunto Engdahl, riferendosi alle critiche giunte da alcune parti per la scelta del cantautore. Al momento non è chiaro quando il 75enne Dylan, che ha detto di non poter venire perché aveva impegni precedenti, verrà a ritirare il premio che consiste in otto milioni di corone svedesi (circa 830mila euro), una medaglia d'oro e un diploma.