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Mondiale per club, la beffa della moviola in campo: arbitro dà il rigore, ma c'era fuorigioco

Paradossi del calcio moderno. È stato assegnato ieri il primo calcio di rigore in una competizione internazionale della Fifa con il supporto della Var (la moviola in campo) ma c'era un chiaro fuorigioco. L'irregolarità non è stata segnalata né prima, né dopo la presa visione delle immagini da parte dell'arbitro ungherese Viktor Kassai. Tutto è avvenuto durante la semifinale del Mondiale per club vinta 3-0 dai giapponesi del Kashima Antlers contro i colombiani dell'Atletico Nacional. Il fatto è stato denunciato dal profilo Twitter dei tifosi del club sudamericano: «Si trattava di un fuorigioco evidente. Si dovrebbe rivedere nuovamente la giocata e annullare il gol», si afferma nel tweet dei fan della squadra. Un'incongruenza non segnalata neanche da Massimo Busacca, capo degli arbitri della Fifa. Dalle immagini, infatti, appare chiaro che il giocatore giapponese che ha subito il fallo da rigore fosse in posizione di fuorigioco. Il Kashima Antlers approda così a sorpresa alla finale del Mondiale per club, dove affronterà il Real Madrid (2-0 ai messicani dell'America, gol di Benzema e Cristiano Ronaldo). Il «fattaccio» è avvenuto al 33' del primo tempo della sfida internazionale. La partita era ferma sullo 0-0 e il rigore, firmato poi da Doi, ha dato il via alla vittoria finale. Un penalty, come detto, assegnato per la prima volta dopo il ricorso alla video-assistenza arbitrale. Il direttore di gara, dopo la segnalazione dell'assistente a bordo campo, ha consultato le immagini e stabilito che il contatto in area tra Berrio e Daigo era da sanzionare. Ma del fuorigioco nessuna traccia. Il raddoppio è stato firmato da Endo all'83' e due minuti dopo Suzuki ha fissato il risultato sul definitivo 3-0. La Federcalcio mondiale ha poi cercato di mettere una toppa per l'errore del fuorigioco. In una nota ha spiegato che l'offside non era da rilevare, «perché il giocatore non ha potuto contendere all'avversario la palla, e l'arbitro ha indicato il dischetto del rigore, giudicando dal replay che Daigo Nishi era stato atterrato in area da Orlando Berrio», ha spiegato in una nota la Fifa. Un linguaggio astruso e simile al non vedo, non parlo e non fischio...  di Giampiero De Chiara

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