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Botte e soprusi sui pazienti con problemi psichiatrici: infermieri in manette

Soprusi e maltrattamenti in una casa di cura per pazienti psichiatrici a Milano. E' quanto emerso da un'indagine della polizia di Stato che ha portato all'arresto in flagranza di una persona. Altre 3 persone sono state indagate in stato di libertà. L'arrestato è un operatore sanitario peruviano di 53 anni che da almeno dieci lavorava nella casa di cura dell'Asl a Comasina, quartiere di Milano. È finito in manette in flagranza ad aprile 2015 e immediatamente licenziato. Poi è stato condannato in primo grado a 4 anni ai domiciliari. In questi giorni sono stati licenziati altri 3 suoi colleghi, sempre peruviani tra i 50 e i 60 da dieci assunti nella struttura, indagati a piede libero sempre per maltrattamenti. Picchiavano i pazienti con la pala utilizzata per pulire gli escrementi, e torturavano gli anziani e le persone affette da problemi psichiatrici con i "pappagalli". Ad accorgersi che qualcosa non andava sono stati i familiari degli ospiti, insospettiti dai lividi e dalle ferite sui corpi dei parenti. Ed è stata la direzione sanitaria, a fine 2014, a rivolgersi alla polizia.

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