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Alberta in fiamme: il disastro più costoso della storia del Canada

Continua a bruciare per l'ottavo giorno in Canada l'incendio che ha portato all'evacuazione dell'intera città di Fort McMurray, nel nord dell'Alberta, il fulcro della regione petrolifera delle sabbie bituminose del Paese. Il governo dell'Alberta ha fatto sapere che le fiamme hanno bruciato oltre 200 mila ettari, una superficie pari a Città del Messico, e l'estensione continuerà a crescere. Circa 100 mila le persone evacuate, che non potranno tornare a casa presto. L'incendio, che è cominciato alle 18 ora locale di domenica scorsa (mezzanotte in Italia) nei pressi della città di Fort McMurray, si è diffuso così rapidamente che gli 88 mila abitanti della città hanno appena avuto il tempo di lasciare le case. Grandi parti della città non esistono più. Oltre 500 vigili del fuoco sono impegnati nella speranza di controllare le fiamme. Un aiuto dovrebbe arrivare dalle piogge, attese per oggi. Vista l'enorme mole di lavoro i turni a rotazione dei pompieri sono più lunghi del solito. Un vigile del fuoco, esausto, ha detto in tv che i membri della sua squadra stanno lavorando fino a 40 ore senza dormire. Si profila come il disastro naturale più costoso della storia del Canada: un analista stima che le perdite per le assicurazioni potrebbero superare i 9 miliardi di dollari canadesi, pari a circa 6 miliardi di euro.

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