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Chef sequestrato in Ecuador, le sue parole dopo la liberazione

Panfilo Colonico, lo chef italocanadese rapito in Ecuador il 25 giugno scorso, è stato liberato grazie a un blitz della polizia. Dopo essere stato ascoltato dagli inquirenti, si è recato in taxi nel suo ristorante 'El sabore mio' di Guayaquil, a 400 chilometri dalla capitale Quito, e ha registrato un filmato per ringraziare quanti gli sono stati vicini. "Grazie a tutti gli italiani che mi sono stati vicino in questi giorni molto duri", ha detto Colonico che ha trascorso cinque giorni in mano ai rapitori. Il cuoco del rinomato locale ha tagliato la barba, sistemato i capelli e anche se molto provato ha sorriso e contattato molti dei suoi amici, in pena per lui. Nei giorni scorsi la polizia ha arrestato due dei cinque sequestratori che, armati di mitragliette, hanno sottratto il ristoratore 50enne dal suo locale, venerdì scorso, nel quartiere residenziale 'La Garzota'. Colonico, nato in Canada, ha vissuto per diversi anni in Abruzzo a Sulmona, nell'aquilano, dove ha lasciato moglie e due figlie. Si è poi trasferito, anche per motivi economici, in Canada e poi in Ecuador dove, lo scorso anno, ha inaugurato il suo ristorante, tra i più apprezzati e frequentati della regione. Proseguono le indagini della polizia per risalire a tutti i responsabili del sequestro e fare luce sulla intricata vicenda. Non è chiaro se sia stato pagato un riscatto.

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