Julian Assange, l'intervista al padre: "Dossier pubblicati ovunque, ma gli Usa vogliono solo mio figlio"
Julian Assange, giornalista e attivista fondatore di Wikileaks, è rinchiuso nel carcere londinese di Belmarsh dove attende la decisione sulla sua estradizione negli Usa: rischia fino a 175 carcere.
Giovanni Terzi ha intervistato il padre, John Shipton, che non mostra nessun dubbio riguardo alle azioni del figlio: “Julian è innocente, non ha fatto nulla”. Shipton cita i dossier su Guantanamo, la guerra in Iraq, quella in Afghanistan e ricorda che “sono stati pubblicati contemporaneamente da El Pais, Le Monde, Der Spiegel, The New York Times, The Guardian e La Repubblica, ma l’unico che stanno cercando di estradare è Julian Assange”. Julian si è sposato in questi giorni con Stella Morris, con lei ha avuto due bambini. “I diritti dei figli di Julian non sono stati minimamente tutelati perché come dice Stella, per loro lui è una voce senza corpo”, commenta John Shipton. Il Senatore Marilotti, presente nell’intervista, parla di diritto alla conoscenza: “Gli Stati e i governi hanno diritto a non rivelare immediatamente quello che avviene, ma questo va bilanciato con il diritto dei cittadini alla conoscenza. Il caso Assange è paradigmatico dell’importanza di questo diritto”.
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