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Coronavirus, Boris Johnson ci ripensa: "Lockdown", chiusi tutti i negozi non essenziali in Inghilterra

In quella che nonostante le iniziali titubanze e' diventata una corsa contro il tempo per arginare l'avanzata del nuovo coronavirus nel Regno Unito, il premier Boris Johnson ha adottato la ricetta italiana e ha ceduto al lockdown del Paese, dopo che le semplici raccomandazioni sul distanziamento sociale non sono servite a contenere il contagio. Mentre il bilancio dell'infezione e' passato da 1.543 a 6.650 casi in una settimana (con i decessi arrivati a 35 da 55), in un discorso alla nazione trasmesso in tv da Downing Street, Johnson ha annunciato misure senza precedenti, chiedendo alla popolazione di rimanere in casa e chiudendo pub e negozi non essenziali. "In questo momento di emergenza nazionale vi sollecito a stare a casa, proteggere il nostro sistema sanitario nazionale e salvare vite", ha detto il premier, elencando poi le nuove disposizioni in vigore con effetto immediato e per almeno tre settimane: si potra' uscire solo per lavoro laddove non e' possibile lo smart working, per fare la spesa ma "meno frequentemente possibile", portare a spasso il cane, per "una sola forma di attivita' motoria al giorno", per visite mediche e assistenza; chiusi tutti gli esercizi commerciali non essenziali e pub; vietati gli assembramenti in pubblico superiori alle due persone che non vivono insieme, stop anche a matrimoni e battesimi, ma non ai funerali. Rimangono aperti i parchi.  

Fonte: Agenzia Vista / Alexander Jakhnagiev

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