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Alpi svizzere, bufera assassina: cinque italiani morti assiderati

Dieci alpinisti sono morti tra Francia, Svizzera e Italia, e 5 sono italiani. Una tempesta assassina che ha ucciso per assideramento degli appassionati esperti, non certo degli sprovveduti. Il dramma che coinvolge l'Italia si è verificato sulla Haute Route che va da Chamonix (Francia) a Zermatt (Svizzera), lunga 180 chilometri: un'improvvisa bufera ha costretto la comitiva a trascorrere la notte all'addiaccio, a poche centinaia di metri dal rifugio di Cabane des Vignettes. Cinque morti italiani, tra cui la nota guida alpina comasca Marco Castiglioni, 59 anni che da alcuni anni viveva in Canton Ticino assieme alla moglie di origini bulgare con la quale organizzava escursioni in montagna, e tre soci del Cai di Bolzano, il commercialista bolzanino Marcello Alberti di 53 anni, sua moglie Gabriella Bernardi, 52, direttrice da oltre sei anni delle risorse umane della Thun (la famosa azienda che produce gli angioletti in ceramica), e l'insegnante bolzanina Elisabetta Paolucci di 44. I soccorritori, arrivati in quota con il supporto di ben sette elicotteri, raccontano che le condizioni meteo erano pessime con la temperatura sotto i cinque gradi, raffiche di vento che hanno raggiunto i 79 chilometri orari e precipitazioni nevose. Inizialmente l'allarme, arrivato alle ore 6.30 di lunedì mattina, parlava di una persona in difficoltà ma una volta giunti sul posto i soccorritori si sono ritrovati davanti a una situazione drammatica con ben 14 persone coinvolte. 

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