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Aja, suicidio in diretta in tribunale: il croato Praljak beve veleno davanti al giudice e muore

È  morto Slobodan Praljak, il leader croato-bosniaco che ha ingerito veleno in aula durante il processo a suo carico nel Tribunale penale internazionale per i crimini di guerra nella ex Jugoslavia a L'Aja. Lo riferisce la televisione di stato croata HRT.  Praljak, 72 anni, ha bruscamente interrotto la lettura della sentenza che lo ha visto condannato in Appello a 20 anni di carcere, confermando la sentenza di primo grado. "Slobodan Praljak non è un criminale di guerra. Respingo la sentenza con disprezzo", ha urlato l'uomo, svitando una bottiglietta che aveva portato con sé in aula e bevendo il liquido che conteneva. Al momento del suo intervento, il giudizio definitivo riguardante alcuni dei 22 capi di imputazione - costati agli imputati nella sentenza precedente 25 anni di carcere - doveva ancora essere  reso noto dalla corte, che ha sospeso ed aggiornato i lavori. I leader croato-bosniaci Jadranko Prlic, 58, Praljak, Bruno Stojic, Milivoj Petkovic, Valentin Coric e Berislav Pusic erano stati condannati in prima istanza nel 2013. In appello alcune sentenze sono state capovolte. Quello di oggi era l'ultimo pronunciamento del tribunale dopo 24 anni di lavoro. I casi ancora aperti, ivi compresi gli appelli nei processi per genocidio di Radovan Karadzic e Ratko Mladic, verranno gestiti dal Meccanismo Onu per i Tribunali Penali Internazionali (MICT).

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