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Corea del Nord, "Olocausto nucleare in 5 minuti". Trump e la valigetta atomica: "Per la prima volta da 40 anni..."

"Non consentiremo alla Corea del Nord, questa contorta dittatura, di tenere il mondo in ostaggio con il ricatto nucleare". Il presidente Donald Trump, durante un intervento alla Casa Bianca per fare un bilancio sul suo viaggio in Asia, ha assicurato che la Cina userà la leva economica per fare pressioni di Pyongyang chiarendo come l'obiettivo principale sia quello di "denuclearizzare" il regime di Kim Jong-un. "I giorni in cui si poteva trarre vantaggio dagli Stati Uniti sono finiti", ha affermato il presidente a proposito della sua presa di posizione con il collega cinese Xi Jinping. Negli Usa però i toni trionfalistici di Trump preoccupano la stampa ("Potrebbe scatenare un Olocausto nucleare in cinque minuti", è il titolo del magazine Newsweek) ma soprattutto il Palazzo. Nel Congresso americano, per la prima volta in oltre 40 anni, è stato avviato un esame sulle prerogative del Commander in chief (il capo dello Stato e delle forze armate) in caso di conflitto nucleare. Il timore della governance americana è che Trump possa scagliare un attacco atomico "non provocato", senza cioè un precedente attacco di Kim. Un bombardamento preventivo che potrebbe innescare una crisi bellica dai contorni non ancora definiti, con un'unica certezza: da regionale, la guerra potrebbe diventare rapidamente mondiale. Proprio per questo, i senatori democratici vorrebbero togliere dalla disponibilità di Trump la famosa valigetta atomica con i codici segreti che segue sempre il presidente degli Stati Uniti, in ogni sua tappa in giro per il mondo.

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