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Terrore a New York, auto sulla ciclabile: diversi morti, il killer è uzbeco

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Strage a New York: sono almeno 9 le persone uccise e 15 quelle ferite da un uomo di 29 anni che ha travolto pedoni e ciclisti a New York a bordo di un pickup bianco alle 15.20, ora locale. Il terrorista è di origine uzbeca: si chiama Sayfullo Saipov, è residente a Tampa (Florida) ed è arrivato negli Usa nel 2010. La carneficina è accaduta nel quartiere Tribeca, a poca distanza da Ground Zero, in West Street e Chambers Street, nei pressi della Stuyvesant High School. L'uomo a bordo del veicolo, risultato poi noleggiato, ha travolto pedoni e ciclisti lungo la pista ciclabile, trucidando chiunque gli capitasse a tiro. Secondo la Cnn, l'attentatore urlava "Allah Akbar".  Uno dei primi testimoni, uno studente di 14 anni ha raccontato: "C'è stato un incidente, un uomo è sceso da una delle auto coinvolte con due pistole in mano. Correva per Chambers street e qualcuno ha cominciato a inseguirlo. Ho sentito tra i quattro e i sei colpi di pistola, correvano tutti". Una versione poi corretta dal New York Times che, citando fonti interne all'Fbi, ha riferito che l'uomo avesse con sè solo una pistola ad aria compressa. Secondo un altro testimone, l'uomo sarebbe di origini mediorientali. Dopo aver travolto la folla, l'attentatore ha interrotto la corsa del pickup, è sceso dal veicolo impugnando la pistola giocattolo ed è stato colpito più volte dalla polizia, che lo ha ferito a una gamba e all'addome. Two dead by my job pic.twitter.com/NcodvPS7Mq— Mike (@el_dorado91) 31 ottobre 2017 Secondo un funzionario della polizia, riportano i media locali, la vicenda non sarebbe legata a un attentato terroristico, anche se fonti interne alla Polizia di New York ritengono che le indagini si stanno svolgendo per un attacco terroristico. L'uomo a bordo dell'auto sarebbe stato già fermato dalla polizia. Le indagini sono state prese in carico dall'Fbi. In NYC, looks like another attack by a very sick and deranged person. Law enforcement is following this closely. NOT IN THE U.S.A.!— Donald J. Trump (@realDonaldTrump) 31 ottobre 2017

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