Las Vegas, Stephen Paddock: il ricco pensionato killer con l'eslposivo in macchina
I soldi per Stephen Paddock, il killer di Las Vegas, non erano un problema. "Potrebbe perdere un milione di dollari al tavolo da gioco e avere ancora soldi per fare una vita agiata" dice il fratello, Eric. Per lui, apprendere della sparatoria e della responsabilità di Stephen, "è stato come ricevere addosso un asteroide caduto dal cielo". Aveva fatto i soldi con le proprietà immobiliari, il pensionato killer che ha ucciso 59 persone e ne ha ferite oltre 500. Dalla narrazione dei media emerge l'uomo qualunque che era Paddock. Contabile in pensione, incensurato (a differenza di suo padre, a lungo ricercato dall'Fbi per una rapina), amante dei video poker, mai stato affiliato a gruppi politici o religiosi. E con la passione per le armi. Troppe. Nella camera al Mandala Bay, l'albergo dal quale Paddock ha dato il via alla strage e in cui si è suicidato subito prima dell'arrivo degli agenti, hanno trovato 23 armi tra pistole e fucili, portate nella sua stanza con 10 valigie, mentre altre 19 armi da fuoco sono state rinvenute nella sua casa a Mesquite, in Nevada. Ma anche esplosivo. Sia nella sua automobile, sia nella sua abitazione. Gli inquirenti parlano di nitrato d'ammonio, composto chimico utilizzato per la fabbricazione di alcuni esplosivi, o addirittura di tannerite, un esplosivo costituito da nitrato e percolato di ammonio. Inoltre, nella sua casa e nella camera dell'albergo sono state trovate munizioni in grossa quantità.