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Myanmar, il Nobel per la pace spara sui civili islamici

Sono almeno 92 i morti nelle violenze in Myanmar, divampate venerdì nello Stato di Rakhine. L'esercito del Paese guidato dal Nobel della pace Aung San Suu Kyi ha fatto fuoco su centinaia di civili in fuga dai villaggi abitati dalla minoranza musulmana dei Rohingya. I militari hanno utilizzato mortai e mitragliatrici al confine di Ghundhum, dove i civili erano intrappolati. Nelle ore precedenti un migliaio di miliziani musulmani dell'etnia Rohingya aveva lanciato un'offensiva notturna nello Stato. Il governo birmano ha denunciato l'attacco da parte dei «militanti bengalesi» (termine con cui si riferisce ai ribelli senza mai nominarli) e l'azione è stata rivendicata dall' Esercito di Salvezza Rohingya di Arakan.

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