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Siria, attacco col gas di Assad. La Casa Bianca: "Colpa di Barack Obama"

Un orrore in Siria: Bashar al-Assad bombarda col gas. Questo il terrificante sospetto, che assomiglia molto a una certezza. Il bilancio del raid aereo avvenuto martedì in Siria è di almeno 58 morti, tra cui 11 minori, ma, come riporta l'Osservatorio nazionale per i diritti umani, potrebbe aggravarsi perché vi sono oltre 170 feriti e intossicati, alcuni dei quali in gravissime condizioni. L'attacco si è verificato nella città ribelle di Khah-Sheikhoun, nel nord-occidentale della provincia di Idlib, da parte del regime di Assad. Dopo l'attacco chimico, gli aerei da guerra hanno continuato a bombardare, colpendo l'area di un centro medico. Le immagini che hanno iniziato a circolare online mostrano il personale sanitario che accorre in soccorso dei bambini. Secondo alcune testimonianze, gli intossicati presentano vomito e schiuma alla bocca. Per l'Unicef, oggi, "è morta la civiltà". I sintomi manifestati dalle persone colpite, come detto, sono riconducibili all'utilizzo di armi chimiche. Le vittime però per gli attivisti sono già almeno cento, oltre 400 i feriti, alcuni dei quali in gravi condizioni, e questo riporta anche il sito della tv araba Al-Arabiya che cita la Direzione sanità di Idlib. Stamani il sito di notizie vicino all'opposizione Shaam aveva parlato di bombe al cloro, ma per la Direzione sanità si tratterebbe invece di gas sarin, entrambi vietati a livello internazionale. Bombardate anche alcune strutture sanitarie in zona, come riferito dall'agenzia di stampa Dpa. Damasco, da parte sua, ha subito smentito l'utilizzo di gas: "L'esercito siriano non le usa e non le ha usate perché non le ha". In realtà, da un'indagine condotta dall'osservatorio delle armi e delle Nazioni unite erano emersi attacchi con l'uso di gas chimico. La Francia è stata la prima ad intervenire: il ministro degli Esteri francese Ayrault, disgustato da questo attacco che potrebbe minare la sicurezza internazionale, ha chiesto una riunione urgente del consiglio di sicurezza dell'Onu, mentre il Cremlino ha sottolineato come la Russia sia estranea ai fatti: “Nessun aereo russo ha condotto raid su Idlib”. Il presidente della Turchia, Erdogan, ha discusso al telefono del raid aereo con il presidente della Russia, Vladimir Putin, la cui nazione soltanto ieri è stata colpita di un attacco terroristico. "Un attacco disumano del genere è inaccettabile", ha comunicato Erdogan. I due hanno voluto ribadire quanto sia importante mantenere la tregua in Siria e rafforzare la cooperazione antiterrorismo. Martedì a Bruxelles si è aperta la conferenza internazionale di due giorni sulla Siria, in cui si spera che i donatori promettano di versare miliardi di dollari per aiutare i rifugiati siriani. Durissimo l'intervento della Casa Bianca di Donald Trump, che condanna l'attacco, definito "atto intollerabile", per poi sostenere che le conseguenze sono imputabili alla precedente amministrazione, quella di Barack Obama, che "non fece nulla" dopo che Assad varcò la cosiddetta "linea rossa" fissata proprio da Barack. Parole, durissime, pronunciate dal portavoce della Casa Bianca, Sean Spicer, nel corso del suo briefing quotidiano con la stampa. La Casa Bianca ha poi escluso un cambio di regime in Siria, opzione definita "non fondamentale" poiché il governo di Assad, ha concluso Spice, "è una realtà politica".

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