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Il sultano va dallo zar: il faccia a faccia. Erdogan, la frase davanti a Putin

"Mio caro amico": così il presidente turco Recep Tayyip Erdogan si è rivolto all'omologo russo Vladimir Putin durante la conferenza stampa congiunta a San Pietroburgo, dopo il primo colloquio tra i due leader dalla crisi diplomatica esplosa lo scorso dicembre e dal fallito golpe in Turchia dello scorso 15 luglio. "Io e il mio caro amico Signor presidente abbiamo una posizione comune", ha detto Erdogan, parlando della "volontà di mostrare al resto del mondo che agiremo come Paesi amici. Le relazioni tra Turchia e Russia continueranno a migliorare e crediamo che le nostre relazioni siano più stabili di sempre", ha proseguito il leader turco, che ha ringraziato più volte Putin, anche per "l'ospitalità offerta". "Entrambe le parti sono assolutamente determinate e hanno la necessaria volontà di riportare le relazioni ai livelli precedenti e anche oltre quei livelli - ha ripetuto Erdogan - Sono del parere che l'opinione pubblica di entrambi i Paesi si aspetta questo da noi. È per questo che al termine dell'incontro odierno abbiamo deciso di portare le relazioni bilaterali ai livelli a cui devono essere a livello politico, economico e culturale". Riferendo dei temi in cima all'agenda durante il colloquio con Putin, Erdogan ha detto di aver avuto con il presidente russo una "discussione di ampio respiro su una serie di questioni", pur sostenendo di non aver ancora parlato con lui della guerra in Siria. "È il primo incontro dopo tanto tempo, dopo gli eventi che conoscete e dopo il tentativo di colpo di stato nel mio Paese, è la mia prima visita oltreoceano", ha detto Erdogan. Il presidente ha anche elencato una serie di possibili aree di cooperazione con Mosca e, tra l'altro, ha detto: "Intendiamo anche promuovere la cooperazione nel settore dell'industria della difesa".

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