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Recovery Fund, Gentiloni gela Conte e M5s: "200 miliardi per riforme, non taglio delle tasse". Indiscreto: sconcerto a Bruxelles per le proposte del governo

Vietato tagliare le tasse con i soldi del Recovery Fund. Lo ha ribadito Paolo Gentiloni, commissario europeo per l'Economia, in audizione presso le Commissioni riunite Bilancio e Politiche dell’Unione europea di Camera e Senato. "Non siamo di fronte a una ripresa a V, siamo di fronte a una fase di rilancio delle nostre economie che è caratterizzata da un clima di incertezza - ha spiegato l'ex premier del Pd -. Anche l’Italia che ha reagito bene all’emergenza sanitaria, è alle prese con questa incertezza". Gentiloni ha individuato tre priorità comuni: transizione ambientale, resilienza e sostenibilità sociale, transizione digitale, innovazione e competitività, ricordando che i piani nazionali "non saranno redatti a Bruxelles o imposti dalle autorità europee, a differenza di quanto accadde nella crisi finanziaria del decennio scorso. I piani saranno proposti dai 27 Paesi, ma al tempo stesso deve essere molto chiaro che la Commissione non è un intermediario finanziario che raccoglie risorse per trasferirle a scatola chiusa, ha l’obbligo di garantire sia le priorità comuni sia quel mix di riforme e investimenti. Usare questi fondi per questioni fiscali? Io direi in maniera molto molto mirata e limitata. Guai a pensare che usiamo questi 200 miliardi per ridurre le tasse, sarebbe davvero un messaggio sbagliato". Il commissario ha sottolineato come non vada varato "un catalogo di spesa, ma prendere quelle decisioni di riforma e investimento della cui necessità ci occupiamo da molto tempo". Una bella doccia fredda per il premier Giuseppe Conte e per i grillini, che speravano già di far piovere mance e mancette (secondo indiscrezioni, sarebbero già arrivate da Roma a Bruxelles una cinquantina di micro-proposte che avrebbero letteralmente "sconcertato" i vertici della Commissione, che chiedono invece piani strutturali di ampio respiro.  

 

Camera Tv Fonte: Agenzia Vista / Alexander Jakhnagiev

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