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Pietro Senaldi, le linee guida dei medici: "Così scelgono chi muore e chi curare. Ecco perché la colpa è tutta del governo"

"Chi muore e chi va curato": scelgono i medici, spiega Pietro Senaldi illustrando il documento con cui gli stessi medici spiegano come organizzarsi nella gestione dei malati di coronavirus. "Se uno in là con gli anni o malconcio, dovrà lasciare spazio a chi ha più speranza di salvarsi - chiosa il direttore di Libero -. Quando i parenti ti vedono andare via in ambulanza, non sapranno più nulla di te ma ti rivedranno o sulle tue gambe o in una urna cineraria". 

La colpa di questa drammatica situazione non è del personale ospedaliero né di chi è andato a ballare in discoteca ad agosto, "ma del governo che ha scambiato l'estate per una terapia anziché una stagione e che ha fatto i bandi per gli allargamenti delle terapie intensive solo il 2 ottobre". Risultato: in piena seconda ondata, i direttori sanitari dovranno decidere se trasformare i loro reparti in cantieri e le imprese edili dovranno inviare i loro operai in luoghi a rischio contagio, con eventuali conseguenze legali per i datori di lavoro. "E non è nemmeno colpa dei governatori - conclude Senaldi - perché a marzo era facile dare addosso alla Lombardia, ma ora che l'emergenza è per tutte le regioni due sono le possibilità: o sono cretini tutti i governatori, di destra e sinistra, o i cretini stanno al centro. A concludere, l'arrivo del vaccino sarà gestito da l'uomo dei banchi a rotelle", il commissario Domenico Arcuri: "Si salvi chi può".  

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