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Cina: se Trump vuole accordo su dazi, la smetta con le minacce

di TMNews mercoledì 23 aprile 2025
1' di lettura

Pechino, 23 apr. (askanews) - Se il presidente Usa Donald Trump vuole risolvere la guerra commerciale attraverso il dialogo, la smetta con "minacce ed estorsioni". Lo ha affermato oggi il portavoce del ministero degli Esteri cinese Guo Jiakun nella quotidiana conferenza stampa a Pechino.

"La Cina ha da tempo sottolineato che le guerre dei dazi e commerciali non hanno vincitori, il protezionismo non offre via d'uscita e il taglio dei legami isolerebbe chi lo pratica. Quanto alla guerra dei dazi avviata dagli Stati uniti, la nostra posizione è chiara: non vogliamo combattere, ma non abbiamo paura di farlo. Se necessario, combatteremo fino in fondo; se possibile, siamo pronti al dialogo a porte spalancate", ha detto Guo.

Il presidente Usa, parlando nelle scorse ore, ha affermato di voler trovare un accordo sui dazi con la Cina attraverso il suo buon rapporto col presidente cinese Xi Jinping.

Guo ha chiarito, se gli Stati uniti intendono davvero risolvere le questioni tramite il dialogo e la negoziazione, dovrebbero cessare "le minacce e le estorsioni", e dialogare con la Cina su basi di parità, rispetto e reciprocità: "Non ha senso e non funzionerà dire di voler raggiungere un accordo con la Cina mentre si esercita una pressione massima su di essa".

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Renzi: Francesco non era un politico, era un Papa; grande lezione laicità

Roma, 23 apr. (askanews) - "Cari colleghi è molto buffo che ciascuno di noi cerchi di accaparrarsi un pezzettino dell'eredità del Papa: chi lo ricorda per i carcerati, dimentica le sue parole sulla vita e sull'aborto; chi lo ricorda per la famiglia tradizionale, dimentica casualmente le posizione sull'immigrazione, 'una schifezza' diceva dei centri lager libici. "La verità è che non era un politico, era il Papa".

Lo ha detto Matteo Renzi, parlando alla Camera durante la commemorazione di Papa Francesco.

"Io penso che si debba avere il coraggio di dire che da Papa Francesco c'è stata una grande lezione di laicità e io voglio renderne testimonianza. Quando lo incontrai in più di una circostanza nel 2016, da solo, prima che il Parlamento votasse le unioni civili, mai mi ha detto alcunché sul fatto che il governo stesse per mettere la fiducia su quel provvedimento. È il segno che ha rispettato le nostre idee molto di più di quanto facciamo noi con le sue. È tipico dei farisei piangere e commuoversi per il Papa e non ricordare il grido di dolore che ci ha lasciato sui 'lager' per i migranti, era una sua ossessione. O ergerlo a icona del pensiero globale della sinistra e non ricordarne le prescrizioni morali, perché faceva il Papa".

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Cardinal Gugerotti: Conclave lungo o breve? Mi aspetto volontà di Dio

Roma, 23 apr. (askanews) - "Mi aspetto la volontà di Dio"; così il cardinale Claudio Gugerotti, prefetto del Dicastero per le Chiese orientali, in piazza San Pietro risponde a chi gli chiede se "si aspetta un Conclave lungo o corto".

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Conte: Francesco Papa scomodo, ma il più grande riferimento spirituale

Milano, 23 apr. (askanews) - "Il Papa si è sempre schierato contro la guerra, che è sempre una sconfitta, ci diceva". Così il leader M5s Giuseppe Conte, durante la commemorazione a Montecitorio di Camera e Senato. "E' stato un apa scomodo e ciascuna forza politica può sentirsi sfidata da alcune sue posizioni mentre può riscontrare condivisione su altre. Ma è indubitabile che sia stato il più grande riferimento spirituale e morale di questi nostri tempi in cui prevalgono le parole d'odio e le atrocità dei conflitti. Si è sempre impegnato per tessere le trame del dialogo, anche in prima persona".

"Il modo migliore per onorarlo è essere scomodi con azioni ferme e scelte conseguenti", ha concluso Conte.

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Il racconto dei fedeli dopo l'ultimo saluto al Papa nella basilica

Roma, 23 apr. (askanews) - La commozione dei fedeli che sono riusciti a vedere la salma di Papa Francesco nella Basilica di San Pietro dopo una lunga fila. La bara resterà aperta per tre giorni.

"Mi sono commossa molto", racconta suor Caterina "questa emozione di sapere che il Papa è in cielo e prega per noi, ho sentito che non eravamo soli".

Un altro fedele dagli Stati Uniti dice di essere stato tra i primi 100 che sono potuti entrare per l'omaggio al Santo Padre: "È stato uno dei momenti più cupi che abbia mai visto nella basilica - ha dichiarato - ma è stata anche un'occasione di gioia perché il Santo Padre stava soffrendo molto verso la fine. E ora sono felice che non stia più soffrendo. La cosa più bella è che è morto il giorno dopo Pasqua. Quindi ha partecipato al mistero pasquale e alla risurrezione del Signore".

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