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Yemen, gli Houthi rivendicano attacchi contro due portaerei Usa

di TMNews venerdì 18 aprile 2025
2' di lettura

Roma, 18 apr. (askanews) - Il gruppo yemenita Houthi ha rivendicato attacchi contro le portaerei americane Harry Truman e Carl Vinson e l'abbattimento di un drone MQ-9, all'indomani dei raid statunitensi nel porto petrolifero di Ras Issa, costati la vita a decine di persone, uno degli attacchi americani più letali nel Paese da oltre un anno.

"Le forze armate continuano a contrastare in modo efficace e responsabile l'aggressione statunitense contro il nostro Paese. Come promesso, risponderanno all'escalation con un'escalation", ha detto il portavoce delle forze armate Houthi, Yahya Saree, aggiungendo: "La forza missilistica, la forza dei veicoli senza pilota e le forze navali hanno condotto una duplice operazione militare contro le portaerei statunitensi Truman e Vinson, così come contro le navi a loro affiliate nel Mar Rosso e nel Mar Arabico, con diversi missili da crociera e droni". Si tratta, ha aggiunto, del "primo attacco alla Vinson dal suo arrivo nel Mar Arabico".

"Le nostre difese aeree hanno abbattuto un drone americano MQ-9 durante azioni ostili nello spazio aereo del governatorato di Sanaa, utilizzando un missile terra-aria di produzione locale", ha proseguito Saree. Gli Houthi hanno affermato inoltre che "il rafforzamento militare americano e la continua aggressione contro il nostro Paese porteranno solo a ulteriori scontri e attacchi" e che la nuova portaerei, "arrivata di recente, non riuscirà a ottenere quello che cinque precedenti portaerei non sono riuscite a ottenere".

Hanno ribadito anche che lo Yemen "non rinuncerà a continuare le sue operazioni di sostegno al popolo palestinese finché l'aggressione israeliana a Gaza non cesserà e l'assedio non sarà revocato".

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Il cardinal Zuppi: "Il Papa ha amato fino alla fine"

Città del Vaticano, 21 apr. (askanews) - "Papa Francesco ha amato fino alla fine. Quel suo giro con la macchina, per salutare tutti e farsi salutare da tutti, è il gesto di un Papa che non si è mai risparmiato. Si è avvicinato alle persone perché voleva comunicare a tutti l'amore di Dio per l'umanità concreta, così come è, senza filtri, senza ipocrisie, coinvolgendo tutti. Creando qualche malumore in chi ha paura, in chi preferisce guardare da lontano, in chi non vuole sentire - come diceva lui - il famoso "odore delle pecore", che dà anche un po' fastidio, ma è proprio quello di cui il buon Pastore profuma". Così il cardinale Matteo Zuppi, presidente della Cei.

"C'è tanta sofferenza per la perdita di una persona così cara - ha aggiunto - e così cara a tutti, che ha saputo unire tanti uomini e donne, anche con sensibilità diverse, che però si sono sentiti vicini - e si sentono vicini - e compresi, proprio per l'attenzione alla persona e a Dio. Ecco, è la sua Pasqua. Ci aiuta a capire qual è la forza dell'amore, che in Gesù vince il male della morte, e ci aiuta a guardare con speranza, con fiducia, anche questo passaggio così doloroso per tutti".

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Bandiere vaticane a mezz'asta per la morte del Papa

Città del Vaticano, 21 apr. (askanews) - Una folla di persone continua ad arrivare in Piazza San Pietro in Vaticano dopo la morte di Papa Francesco, avvenuta questa mattina all'età di 88 anni. Le bandiere del Vaticano sono a mezz'asta per commemorare la scomparsa del pontefice.

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Trump ordina le bandiere a mezz'asta negli USA per Papa Francesco

Washington, 21 apr. (askanews) - Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha annunciato di aver firmato un ordine esecutivo per abbassare le bandiere a mezz'asta in tutto il Paese dopo la morte di Papa Francesco. "Era un brav'uomo, lavorava sodo, amava il mondo", ha detto Trump al White House Easter Egg Roll. Subito dopo l'annuncio è stata abbassata la bangiera sulla Casa Bianca.

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Putin: "Il Papa ha fatto molto per il mondo intero"

Mosca, 21 apr. (askanews) - Il presidente russo Vladimir Putin ha espesso le sue condoglianze e ha voluto rendere omaggio a Papa Francesco dopo l'annuncio della sua morte. "Il Papa ha fatto molto, non solo per i suoi fedeli, ma anche per il mondo intero", ha affermato. Putin ha ricordato il suo rapporto personale con Bergoglio ricordando come ha promosso attivamente lo sviluppo del dialogo tra la Chiesa ortodossa russa e quella

cattolica romana, così come una costruttiva cooperazione tra la

Russia e la Santa Sede. Infine ha ricordato come "Secondo la tradizione ortodossa, se il Signore chiama a Sé una persona durante i giorni di Pasqua, è un segno speciale che questa persona non ha vissuto la sua vita invano e ha fatto molto bene alle persone, e quindi il Signore la chiama durante questi giorni festivi di Pasqua".

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