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Luna di miele fra Trump e Giorgia Meloni alla Casa Bianca

di TMNews giovedì 17 aprile 2025
2' di lettura

Washington, 17 apr. (askanews) - Una vera luna di miele quella fra Donald Trump e Giorgia Meloni, definita dal presidente Usa una "grande persona"; un esempio da imitare, anche sul fronte della lotta all'immigrazione, una leader che molti in Europa dovrebbero seguire, che, dice, "sta facendo un lavoro fantastico, tutti la amano; è diventata una amica".

L'incontro tanto atteso alla Casa Bianca si muove sui binari non solo della stima ma della simpatia reciproca. Con quali risultati? Sul caso tariffe, Trump si dice sicuro al 100% che si troverà un accordo; si parla di un "memorandum d'intesa". Meloni da parte sua specifica che non è a Washington come inviata europea, ma segnala che bisogna parlare francamente per incontrarsi a metà strada e ringrazia il presidente americano per aver accettato un invito a Roma, anche, forse, per organizzare un incontro con l'Unione europea.

E' il risultato più grosso, questa promessa di un possibile incontro diretto, a Roma.

Poi nello Studio Ovale si parla quasi di tutto . Trump a ruota libera risponde alle domande e ribadisce che non è contento del governatore della Fed Jerome Powell, reo fra l'altro di non tagliare i tassi d'interesse; dice i dazi stanno arricchendo l'America e i prezzi stanno calando; non vuole il male degli iraniani che sono un grande popolo; la guerra in Ucraina non doveva proprio iniziare secondo lui; non è contento di Zelensky.

Meloni ricorda che in Ucraina c'è stata un'invasione e l'invasore è Putin; quanto ai rapporti reciproci, promette che le imprese italiane continueranno a investire negli Stati Uniti, circa 10 miliardi nei prossimi anni. Infine la ciliegina finale: sì, dice Trump, l'Italia potrà restare il nostro miglior alleato, in Europa e non solo, ma solo se Meloni resta il primo ministro, sta facendo un grande lavoro.

"Abbiamo un sacco di italiani in questo paese", chiosa, "e a loro Trump piace, e hanno votato Trump".

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Svenimento nello Studio Ovale, interrotto il discorso di Trump

Washington, 18 apr. (askanews) - Attimi di panico alla Casa Bianca: all'incontro con la stampa del presidente degli Stati Uniti Donald Trump, dopo il giuramento del dottor Mehmet Oz a capo dei Centers for Medicare and Medicaid Services, sembrerebbe che una ragazzina sia svenuta nello Studio Ovale mentre Trump stava parlando. I membri della stampa sono stati immediatamente accompagnati fuori.

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L'amministrazione Trump studia se licenziare il capo della Fed Powell

Roma, 18 apr. (askanews) - Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump e la sua amministrazione stanno valutando se licenziare il capo della Federal Reserve Jerome Powell sia un'opzione, ha dichiarato ai giornalisti il direttore del Consiglio economico nazionale Kevin Hassett.

"Il presidente e il suo team continueranno a studiare la questione", ha detto Hassett quando gli è stato chiesto se il suo licenziamento fosse una possibilità, un giorno dopo che Trump si è scagliato contro di lui.

Il presidente degli Stati Uniti non ha l'autorità diretta di licenziare i governatori della Federal Reserve, ma Trump potrebbe avviare un lungo processo per cercare di destituire Powell dimostrando che c'è una "causa" per farlo.

Ha spesso criticato il presidente della Fed, che aveva originariamente nominato durante il suo primo mandato, accusandolo di fare politica. Powell ha di recente avvertito che le tariffe doganali di Trump avrebbero probabilmente fatto salire i prezzi e limitato la crescita economica, mettendo la Fed nella non invidiabile posizione di dover scegliere tra affrontare l'inflazione e la disoccupazione.

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Maltempo Veneto, Zaia: stato d'emergenza è minimo. Evitata tragedia

Venezia, 18 apr. (askanews) - "Dichiarare lo stato d'emergenza mi sembra il minimo, l'emergenza c'è tutta a 360 gradi, purtroppo anche con la perdita di due vite umane". Così il presidente del Veneto, Luca Zaia nel corso del punto stampa sul Maltempo nella sede della Protezione Civile a Marghera (Venezia). Al momento ci sono 7 persone evacuate nel Vicentino, l'area più colpita.

"L'allerta gialla? Ci stava, è una scelta che fanno i tecnici, non è una scelta politica - ha detto Zaia - dopodiché l'allerta gialla ovviamente in maniera a macchia di leopardo può dare anche delle zone dove l'intensificazione del piogge va in escandescenza. Quindi le allerte vengono definita tecnicamente e penso che comunque l'allerta gialla non vuol dire stare a casa a dormire tranquilli, è un'allerta che ti dice: attenzione che potrebbero esserci fenomeni locali che ti portano anche a degli eventi che sono veramente problematici, come è accaduto".

Secondo Zaia grazie alle opere fatte negli ultimi anni si è evitata un'altra tragedia: "Visto e considerato che i bacini invasano, pensate che Montebello invasa 6 milioni di metri cubi, Caldogno, che abbiamo realizzato, invasa 3,8 milioni, Trissino invasa 3,5 milioni e poi l'Orolo con un milione di metri cubi, sono i quattro bacini che sono entrati in funzione e non sono ancora pieni, che vuol dire che quel polmone, quel serbatoio d'acqua che abbiamo lì nei bacini altrimenti sarebbe finito nelle nostre piazze, negli scantinati, nelle aziende. Questo vuol dire fare bacini in laminazione" ha concluso.

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Veneto, Zaia: il Piave è una preoccupazione assoluta, servono opere

Venezia, 18 apr. (askanews) - "Il Piave è una preoccupazione assoluta, 5.000 metri cubi al secondo di acqua significa una colonna d'acqua lunga 5 km con una base di un metro quadrato al secondo, quindi il Piave deve avere le sue opere". Così il presidente del Veneto, Luca Zaia facendo il punto sul maltempo nella sede della Protezione Civile a Marghera (Venezia).

"Io spero che la dottoressa Colaizzi che è autorità di bacino e oggi è commissario per queste opere, alla quale noi abbiamo dato le progettazioni, intervenga quanto prima per scegliere un'opera da realizzare.

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