Novara, 16 apr. (askanews) - A Veruno, in provincia di Novara, è diventato realtà il progetto Centro per l'Autismo Maugeri, realizzato all'interno dell'IRCCS Maugeri Veruno, istituto di eccellenza sanitaria e di ricerca della provincia di Novara dal 1972. Si tratta della prima struttura in Italia pensata per accogliere persone che, oltre a dover fare i conti con forme di autismo severe, manifestano anche gravi disturbi del comportamento. Una risposta concreta alla significativa crescita, negli ultimi anni, del numero delle emergenze psichiatriche che coinvolgono questo tipo di pazienti.
"Siamo un istituto che nasce con la medicina del lavoro, ma abbiamo sempre puntato sull'innovazione e continueremo a farlo - ha detto Luca Damiani, Presidente Esecutivo Maugeri -. Per riuscirci siamo passati dall'ambito riabilitativo nei luoghi di lavori insalubri all'ambito pneumologo, a quello neurologico e altresì a quello cardiologico. Siamo un'azienda che lavora su una riabilitazione multidisciplinare e questo aspetto si sposa bene con le esigenze di questo progetto. Abbiamo bisogno di avere le istituzioni dalla nostra parte, affinché si possa fare sistema tra istituti come il nostro, che si occupano di ricerca, le associazioni di pazienti e le istituzioni stesse, che devono essere assolutamente presenti".
Il Centro è un progetto pilota finanziato da Regione Piemonte e coinvolge il territorio di Asl Novara e non solo. Nella giornata di martedì 15 aprile, il Governatore Alberto Cirio ha visitato la struttura, osservando da vicino il reparto di 12 posti letto dedicato al ricovero di 6 persone di età adulta e 6 in età evolutiva, tra i 14 e i 17 anni.
"Questo è un Centro che si occupa in modo eccellente di persone affette da problemi che purtroppo sono in aumento nella nostra società - ha affermato Cirio -. Come sanità pubblica dobbiamo essere in grado di dare risposte sempre più adeguate. Siamo in una struttura privata di eccellenza, un IRCCS con alta capacità di ricerca, una struttura complementare alla sanità pubblica. Credo molto nella possibilità di un lavoro pubblico-privato, perché sostengo che la sanità deve rimanere con i piedi ben piantati nel pubblico, ma che in un'ottica di eccellenza di servizi i rapporti virtuosi col privato non possano che fare bene. Credo che questo centro stia già diventando un'eccellenza nazionale. Abbiamo casi molto gravi di autismo che rischierebbero di non trovare un'adeguata risposta. Pensiamo non solo alle persone malate, che necessitano di un ambiente idoneo e adeguato, ma anche ai loro genitori, per permettere loro di vivere sapendo che, nel momento in cui un figlio o una figlia non è con loro, comunque è in un posto in cui riceve le migliori cure che oggi il nostro Paese è in grado di offrire. Avere questo centro in Piemonte è un motivo di orgoglio ed è per questo che la Regione investe tre milioni di euro all'anno in questa struttura in convenzione: il servizio della sanità pubblica deve essere garantito a tutti e specialmente a chi ne ha più bisogno".
Il Centro per l'Autismo Maugeri è dotato anche di un giardino e di spazi esterni in cui verranno svolte attività motorie, riabilitazione motoria, ortoterapia e altri laboratori.