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"Lo stretching emotivo" con Cabaret 5.0 allo Spirit de Milan

di TMNews martedì 15 aprile 2025
2' di lettura

Milano, 15 apr. (askanews) - Ridere, emozionarsi, ma anche riflettere con leggerezza e soprattutto con tanta musica. Ogni martedì sera allo Spirit de Milan tornano sul palco gli amici di una vita con Cabaret 5.0. Germano Lanzoni, Walter Leonardi, Folco Orselli, Rafael Andres Didoni e Flavio Pirini, invitano il pubblico a fare stretching emotivo.

"Lo stretching emotivo è una locuzione che abbiamo inventato per descrivere quello che facciamo naturalmente, ossia unire la comicità alla commozione, ai momenti più interiori e profondi".

"La risata è un'arma di seduzione, se riesci a far sorridere il pubblico, si crea un'apertura in cui riesci a far passare una serie di messaggi più poetici.

Una comicità autentica nella forma di Teatro canzone, che nasce dai grandi nomi che hanno fatto la storia del cabaret prima Milanese e poi italiano.

"Noi abbiamo avuto una fortuna, quando abbiamo iniziato il nostro percorso, Gaber, Jannacci, Fo, Valdi e chi più ne ha più ne metta, erano in scena e noi ci siamo ispirati, o meglio abbiamo avuto un confronto reale con dei maestri inavvicinabili. Durante il corso della vita ci siamo accorti che quelle dinamiche erano le nostre dinamiche. Più che eredi ci siamo trovati a essere figli disconosciuti dai padri e padri padri senza figli con la speranza che qualcuno faccia la nostra stessa follia".

Un appuntamento fisso a cui partecipano tanti ospiti che condividono il palco con i giullari dello Spirit, si inseriscono tra una battuta e l'altra, si gioca con il pubblico che partecipa, interviene e canta perchè Cabaret 5.0 fa bene al cuore.

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Yemen, migliaia in piazza a Sanaa con gli Houthi e contro i raid Usa

Sanaa, 18 apr. (askanews) - Migliaia di sostenitori dei ribelli Houthi sono scesi nella capitale yemenita Sanaa per manifestare contro gli ultimi attacchi aerei statunitensi che hanno provocato decine di vittime e per esprimere il loro sostegno ai palestinesi di Gaza.

Secondo il portavoce del ministero della Sanità yemenita, Anees Alasbahi, nei raid aerei lanciati la scorsa notte contro il porto petrolifero Ras Issa, nella provincia di Hodeihah, almeno 74 persone sono morte, mentre i feriti sono oltre 170. Gli Houthi, in risposta, hanno annunciato attacchi missilistici contro due portaerei statunitensi.

Al grido di "Morte all'America! Morte a Israele!" i manifestanti si sono riuniti anche in altre città controllate dai ribelli, ma la protesta più grande si è svolta nella capitale Sanaa.

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Vance a San Pietro con la famiglia per il rito del Venerdì Santo

Roma, 18 apr. (askanews) - Anche il vicepresidente degli Stati Uniti J.D. Vance è arrivato in Vaticano, nella Basilica di San Pietro, per partecipare al rito della Passione del Venerdì Santo, per ricordare la morte e crocifissione di Cristo, presieduto - su delega del Papa - dal card. Claudio Gugerotti.

Vance è a Roma con la famiglia; accanto a lui la moglie Usha e i tre figli, i due più piccoli li ha tenuti in braccio.

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Un nuovo libro su accuse di abusi e antisemitismo all'Abbé Pierre

Roma, 18 apr. (askanews) - Esce in libreria l'inchiesta, "Abbé Pierre, la fabrique d'un saint", ovvero "la fabbrica di un santo", volume che getta una luce inquietante su Henri Grouès, noto come Abbé Pierre, icona della solidarietà in Francia e fondatore delle comunità Emmaus.

A meno di un anno dalle prime accuse, postume, di aggressioni sessuali e stupri emerse nell'estate 2024 da diverse testimonianze il libro delle giornaliste Laetitia Cherel e Marie France Etchegoin rafforza l'immagine di un uomo predatore e manipolatore. Lettere e archivi mostrano un personaggio ambizioso, capace di silenziare chi lo ostacolava, ben lontano dall'immagine del simbolo di bontà pubblica. Non solo, il libro afferma che il Vaticano sarebbe stato al corrente delle accuse di abusi sessuali già dagli anni Cinquanta.

Il sacerdote esponente cattolico della resistenza francese è morto nel 2007. Fu fondatore, nel 1949, dei Compagnons d'Emmaus, organizzazione che opera in favore dei poveri e i rifugiati. Le autrici del libro documentano anche altri aspetti controversi del suo passato: il sostegno nel 1941 al regime del maresciallo Pétain, alcune dichiarazioni antisemite nel 1944, la difesa del negazionista Roger Garaudy negli anni Novanta. Denunciano inoltre gravi opacità nella gestione dei fondi di Emmaus, fin dagli anni '50.

Negli ultimi mesi oltre trenta persone hanno denunciato di aver subito abusi dall'uomo considerato in Francia come un santo, fra il 1950 e il 2000; alcuni di loro all'epoca dei fatti erano minorenni.

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Yemen, gli Houthi rivendicano attacchi contro due portaerei Usa

Roma, 18 apr. (askanews) - Il gruppo yemenita Houthi ha rivendicato attacchi contro le portaerei americane Harry Truman e Carl Vinson e l'abbattimento di un drone MQ-9, all'indomani dei raid statunitensi nel porto petrolifero di Ras Issa, costati la vita a decine di persone, uno degli attacchi americani più letali nel Paese da oltre un anno.

"Le forze armate continuano a contrastare in modo efficace e responsabile l'aggressione statunitense contro il nostro Paese. Come promesso, risponderanno all'escalation con un'escalation", ha detto il portavoce delle forze armate Houthi, Yahya Saree, aggiungendo: "La forza missilistica, la forza dei veicoli senza pilota e le forze navali hanno condotto una duplice operazione militare contro le portaerei statunitensi Truman e Vinson, così come contro le navi a loro affiliate nel Mar Rosso e nel Mar Arabico, con diversi missili da crociera e droni". Si tratta, ha aggiunto, del "primo attacco alla Vinson dal suo arrivo nel Mar Arabico".

"Le nostre difese aeree hanno abbattuto un drone americano MQ-9 durante azioni ostili nello spazio aereo del governatorato di Sanaa, utilizzando un missile terra-aria di produzione locale", ha proseguito Saree. Gli Houthi hanno affermato inoltre che "il rafforzamento militare americano e la continua aggressione contro il nostro Paese porteranno solo a ulteriori scontri e attacchi" e che la nuova portaerei, "arrivata di recente, non riuscirà a ottenere quello che cinque precedenti portaerei non sono riuscite a ottenere".

Hanno ribadito anche che lo Yemen "non rinuncerà a continuare le sue operazioni di sostegno al popolo palestinese finché l'aggressione israeliana a Gaza non cesserà e l'assedio non sarà revocato".

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