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Il presidente Mattarella a Hiroshma visita il Memoriale per la Pace

di TMNews sabato 8 marzo 2025
1' di lettura

Hiroshma, 8 mar. (askanews) - Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella è giunto a Hiroshima, terza e ultima tappa della settimana di visita ufficiale in Giappone. La missione a Hiroshima, teatro della strage nucleare nella seconda guerra mondiale si apre con un omaggio al Memoriale della Pace, depositando una corona di alloro in onore alle vittime della bomba atomica che devastò la città il 6 agosto 1945. Poi la visita al Museo della Pace, nato per testimoniare la distruzione del bombardamento e rammentare l'importanza della pace nel mondo.

Infine il presidente a Torre Orizuru, incontra il Presidente di Nihon Hidankyo, Toshiyuki Mimaki, e l'Associazione Hidankyo di Hiroshima.

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Gli Houthi rivendicano attacco contro base Israele nel deserto Negev

Sana'a, 26 apr. (askanews) - I ribelli Houthi dello Yemen hanno dichiarato di aver colpito la base aerea israeliana di Nevatim, nel deserto del Negev, con un missile balistico ipersonico. I ribelli sostenuti dall'Iran hanno ripetutamente lanciato missili e droni contro Israele dallo scoppio della guerra a Gaza nell'ottobre 2023, in quella che definiscono una dimostrazione di solidarietà con i palestinesi.

Yahya Saree, portavoce militare degli Houthi: "Le Forze Armate yemenite hanno condotto un'operazione militare contro la base aerea di Nevatim, nella regione del Negev, nella Palestina meridionale occupata, utilizzando un missile balistico ipersonico Palestine-2. Per grazia di Dio, il missile ha raggiunto con successo il suo obiettivo e i sistemi di intercettazione (di Israele) non sono riusciti a fermarlo".

"Le forze armate yemenite, con l'aiuto di Dio, continueranno a fronteggiare l'aggressione degli Stati Uniti e non cesseranno di sviluppare le proprie capacità militari in risposta agli sviluppi sul campo di battaglia, per rafforzare la resilienza a sostegno del popolo palestinese oppresso".

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Papa, a Buenos Aires la veglia in piazza durante i funerali

Buenos Aires, 26 apr. (askanews) - La veglia di un gruppo di giovani cattolici prima dell'alba a Buenos Aires, in Argentina, in onore di Papa Francesco, mentre a Roma si svolgevano i suoi funerali in Piazza San Pietro.

La preghiera con le candele a Plaza de Mayo, davanti a un'immagine di Bergoglio, poi i canti al suono dei tamburi per ricordare il pontefice argentino, il primo latinoamericano a capo della Chiesa cattolica.

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Le immagini più belle e significative dei funerali di Papa Francesco

Roma, 26 apr. (askanews) - Le immagini più significative dei funerali di Papa Francesco a San Pietro, davanti a una folla sterminata.

La bara semplice e in legno sul sagrato dalla Basilica e la cerimonia a cui hanno partecipato i leader mondiali, con qualche assenza importante, dal presidente cinese Xi Jinping al presidente russo Vladimir Putin, al primo ministro israeliano Benjamin Nethanyahu. I funerali sono stati anche un'occasione diplomatica di incontri e confronti: uno su tutti, il colloquio tra il presidente Usa Donald Trump e il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, il primo incontro dopo quello finito male alla Casa Bianca.

Circa 200mila i fedeli presenti alla messa in Vaticano, secondo i numeri della Santa Sede, presenti 220 cardinali e 750 vescovi. Nell'omelia, il Decano del collegio cardinalizio, Giovanni Battista Re, ha ricordato il costante impegno del Pontefice per la pace e la trattativa e il suo spendersi per i migranti e l'accoglienza, anche con i viaggi in luoghi simbolici come Lampedusa.

Resterà storica l'immagine finale del Vangelo con le pagine sfogliate dal vento sulla bara di legno dopo la benedizione finale e prima che il feretro venisse riportato dentro la Basilica di San Pietro per poi essere definitivamente portato a Santa Maria Maggiore.

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Iran, gigantesca esplosione in un porto sullo stretto di Hormuz

Roma, 26 apr. (askanews) - Una densa colonna di fumo nero si è levata nel cielo a seguito di una gigantesca esplosione a Shahid Rajai, il più grande porto commerciale iraniano situato nella provincia di Hormozgan sullo stretto di Hormuz, a più di 1.000 chilometri a sud di Teheran, Iran. Diversi container sono esplosi, ferendo almeno 516 persone, secondo una stima provvisoria delle autorità iraniane.

Lo stesso porto, stando a quanto riporta il quotidiano israeliano Haaretz nella sua edizione online, era stato oggetto secondo Teheran di un cyberattacco da parte di Israele nel 2020.

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