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Santanché: borse? Nulla da nascondere. Io emblema di ciò che detestate

di TMNews martedì 25 febbraio 2025
1' di lettura

Roma, 25 feb. (askanews) - "Guardate che io non ho nessun problema, sì ho una collezione di borse, mio padre diceva che si ruba solo quello che si nasconde e io non ho nulla da nascondere. Io sono la prima e la più lucida a capire che per voi io sono l'emblema di ciò che detestate, lo rappresento plasticamente. Per un concetto che magari è solo il mio, che voi non volete combattere la povertà, volete combattere la ricchezza". Lo ha detto la ministra del Turismo, Daniela Santanché, nel suo intervento alla Camera per il voto sulla mozione di sfiducia nei suoi confronti.

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Cina: se Trump vuole accordo su dazi, la smetta con le minacce

Pechino, 23 apr. (askanews) - Se il presidente Usa Donald Trump vuole risolvere la guerra commerciale attraverso il dialogo, la smetta con "minacce ed estorsioni". Lo ha affermato oggi il portavoce del ministero degli Esteri cinese Guo Jiakun nella quotidiana conferenza stampa a Pechino.

"La Cina ha da tempo sottolineato che le guerre dei dazi e commerciali non hanno vincitori, il protezionismo non offre via d'uscita e il taglio dei legami isolerebbe chi lo pratica. Quanto alla guerra dei dazi avviata dagli Stati uniti, la nostra posizione è chiara: non vogliamo combattere, ma non abbiamo paura di farlo. Se necessario, combatteremo fino in fondo; se possibile, siamo pronti al dialogo a porte spalancate", ha detto Guo.

Il presidente Usa, parlando nelle scorse ore, ha affermato di voler trovare un accordo sui dazi con la Cina attraverso il suo buon rapporto col presidente cinese Xi Jinping.

Guo ha chiarito, se gli Stati uniti intendono davvero risolvere le questioni tramite il dialogo e la negoziazione, dovrebbero cessare "le minacce e le estorsioni", e dialogare con la Cina su basi di parità, rispetto e reciprocità: "Non ha senso e non funzionerà dire di voler raggiungere un accordo con la Cina mentre si esercita una pressione massima su di essa".

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Ucraina, Zelensky: non riconosceremo l'occupazione russa della Crimea

Kiev, 23 apr. (askanews) -Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha dichiarato che Kiev è pronta a qualsiasi negoziato con la Russia dopo un cessate il fuoco completo ma ha anche sottolineato che si oppone al riconoscimento delle terre annesse in Crimea come territorio russo.

"Non sarà possibile accordarsi su tutto rapidamente" ha detto Zelensky, chiarendo poi: "L'Ucraina non riconosce legalmente l'occupazione della Crimea. Non c'è nulla di cui parlare, è al di fuori della nostra Costituzione. Questo è il nostro territorio, il territorio del popolo ucraino".

Intanto oggi gli inviati di Washington, Kiev e delle nazioni europee si riuniscono a Londra per un nuovo tentativo di porre fine alla guerra.

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L'Health Lab e il Campus a Dongguan, dove Huawei progetta il futuro

Dongguan (Cina), 23 apr. (askanews) - La pista di atletica con sensori sotto la superficie, una piscina per il nuoto controcorrente e un robot con una racchetta da pingpong. Sembra una innovativa sala giochi sportivi, ma è in realtà un incredibile laboratorio dell'innovazione l'Health Lab di Huawei a Dongguan, nel Guandong, in Cina. Qui si testano gli smartwatch che finiranno un domani sul mercato.

All'interno dell'Health Lab, ampio spazio è dedicato alla fase di simulazione: mentre atleti veri si allenano, grazie ai sensori e alle decine di telecamere posizionate ovunque, si tracciano i loro movimenti nel dettaglio, la resistenza e si analizzano decine di valori della salute. Corsa, nuoto, arrampicata, tiro al bersaglio sono tra i circa 80 sport monitorati con test tecnico professionali.

"Qui sviluppiamo tecnologie e soluzioni innovative per il fitness e la salute - ha spiegato il ricercatore dell'Health Lab Fang Peng - Creiamo gli scenari di allenamento per verificare se è possibile aggiungere ulteriori parametri di salute agli smartwatch. Poi, continuiamo a migliorare la precisione delle nostre letture".

A monte di tutto ciò c'è la fase di ricerca e sviluppo che prende vita in un altro luogo incredibile a Dongguan: è un'oasi in mezzo ai grattacieli il Campus R&D (Research and Development) che sorge sul lago Songshan: uno spazio di 1,2 milioni di metri quadrati, dove sono impiegate circa 30mila persone, suddiviso in diversi villaggi ispirati alle architetture europee: città universitarie, come Heidelberg e Oxford, laghi con ninfee o i portici di Bologna e l'arena di Verona. Un trenino elettrico collega i diversi ambienti dove all'interno degli edifici ci sono gli uffici di nanotecnologie, il reparto intelligenza artificiale, il team cloud e così via. Il tutto immerso in una vegetazione subtropicale che crea un ambiente silenzioso e incantato che favorisce "la concentrazione allontanando la pressione", ha spiegato la guida di Huawei.

D'altronde, sulla ricerca e sviluppo la tech company ha investito solo nel 2024 circa 23 miliardi di euro con oltre 150mila brevetti all'attivo. L'innovazione ha subito un'accelerazione esponenziale ai tempi del ban nel primo mandato di Trump che costò a Huawei il primato mondiale nella vendita di smartphone appena conquistato: da allora la tech company cinese ha fatto di necessità virtù per smarcarsi dalla dipendenza da componenti straniere. Così sono arrivati i processori Kirin e Kunpeng, il sistema operativo Harmony Os, i software per le auto elettriche a guida autonoma e TruSense, la tecnologia per salute e fitness utilizzata nei dispositivi indossabili.

Un ecosistema autonomo, costruito passo dopo passo in questi laboratori, che potrebbe rappresentare anche una nuova opportunità per l'azienda cinese, pronta ad offrire un'alternativa tecnologica concreta in tempi di dazi e di guerra commerciale globale.

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L'uscita della salma di Papa Francesco da Casa Santa Marta

Città del Vaticano, 23 apr. (askanews) - Il momento in cui le spoglie mortali di Papa Francesco hanno lasciato la Cappella di Casa Santa Marta, residenza di Bergoglio, ha dato inizio al rito di translazione verso la Basilica di San Pietro per l'esposizione ai fedeli. La salma è stata vegliata tutta la notte, presenti molti cardinali, collaboratori e persone che hanno lavorato in questi anni con il pontefice. Il rito è presieduto dal cardinale camerlengo, Kevin Joseph Farrell.

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