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Pecoraro Scanio: A Bari rete EcoDigital per turismo sostenibile

di TMNews martedì 25 febbraio 2025
3' di lettura

Roma, 25 feb. (askanews) - "Il turismo italiano è una risorsa straordinaria, ma per essere davvero sostenibile deve saper sfruttare al meglio l'innovazione digitale e una pianificazione strategica più razionale. Giovedì 27 saremo a Bari, alla Fiera del Levante, nello stand della Rete dei Comuni Sostenibili, all'interno della BTM (Business Tourism Management), uno dei principali eventi dedicati al turismo in Italia, per promuovere una visione EcoDigital che valorizzi il territorio e sostenga i giovani innovatori e gli amministratori locali più attenti al futuro."

Lo dichiara Alfonso Pecoraro Scanio, Presidente della Fondazione UniVerde, promotore della Rete EcoDigital e docente di turismo nelle università di Milano Bicocca, Roma Tor Vergata e Napoli Federico II, in occasione dell'evento "Puglia EcoDigital: Turismo e Innovazione", un'iniziativa che punta a coniugare la sfida ecologica e la transizione digitale, con particolare attenzione al turismo sostenibile.

"Da 15 anni insegno turismo sostenibile nelle università e so bene quanto sia fondamentale adottare strategie intelligenti per evitare il sovraffollamento di alcune località iconiche, come abbiamo visto recentemente a Venezia nei primi giorni di Carnevale, e al tempo stesso valorizzare i tanti borghi, le aree interne e i siti di straordinario pregio naturalistico, culturale e storico che restano esclusi dai flussi turistici. Un turismo razionale e ben distribuito è essenziale per il futuro del nostro Paese, ma richiede un forte impegno politico, che oggi il governo non sta dimostrando."

"Purtroppo, il Ministero del Turismo è distratto da altre emergenze e manca una strategia chiara per sostenere l'innovazione nel settore. Per questo la Rete EcoDigital vuole dare supporto agli amministratori locali, ai giovani imprenditori e agli operatori del turismo, affinché possano sviluppare progetti innovativi e sostenibili, capaci di migliorare la qualità dell'offerta turistica e distribuire in modo più equilibrato i flussi di visitatori. Il digitale è un alleato fondamentale per questa trasformazione, e Bari oggi è il luogo ideale per discuterne e costruire nuove sinergie."

All'evento interverranno numerosi rappresentanti delle istituzioni, del mondo imprenditoriale e della ricerca. Sarà presente il Sindaco di Bari, Vito Leccese, a sottolineare l'importanza dell'innovazione per le città e il territorio. Con lui, Luca Lopomo, Sindaco di Crispiano e referente EcoDigital Puglia, e Raimondo Innamorato, Sindaco di Noicattaro, che porteranno esperienze e progetti concreti di transizione ecologica e digitale a livello locale.

Il confronto vedrà anche la partecipazione di esperti del settore, come Francesca Portincasa, Direttrice Generale di Acquedotto Pugliese, e Alessandro Broccatelli, Vicepresidente della Rete dei Comuni Sostenibili, che offriranno una prospettiva strategica su come innovazione e sostenibilità possano trasformare i servizi pubblici e la gestione delle risorse.

Ampio spazio sarà dedicato ai giovani innovatori e imprenditori che stanno sviluppando soluzioni per un turismo più sostenibile e digitale. Tra loro, Marco Giaimis, Presidente ABIFB EcoDigital Puglia, Martina Iaffaldano, CCO di Duomondo, Vito Carella, ingegnere energetico EcoDigital Puglia, Roberto Salamina, CEO di Ninacare, Claudio Cerabino, founder di Loilv, e Sabrina Fiorentino, CEO di Sestre. Le loro esperienze dimostrano come il digitale possa essere un motore di sviluppo per nuove forme di ospitalità e valorizzazione del territorio.

L'evento sarà un'occasione per costruire nuove sinergie tra amministratori locali, startup, aziende e istituzioni, con l'obiettivo di trasformare la Puglia in un laboratorio di buone pratiche per il turismo del futuro. Seguirà un aperitivo con taralli,freselle e vini pugliesi offerto da Otri del Salento. L'evento sarà in diretta streaming sulle pagine Facebook di ABIFB e Ecodigital

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Papa, i fedeli a San Pietro: un momento davvero molto toccante

Roma, 23 apr. (askanews) - Decine di migliaia di persone in fila per dare l'ultimo saluto a Papa Francesco nella Basilica di San Pietro, dove la salma del defunto Pontefice resterà fino al 25 aprile; quando la bara sarà chiusa alle ore 20.

Pellegrini e turisti hanno atteso sulla piazza l'apertura delle porte alle ore 11 per poter entrare a rendere omaggio davanti alla bara aperta. E già per la translazione del feretro da Casa Santa Marta alla Basilica erano presenti 20mila persone sulla piazza secondo i numeri forniti dalla Gendarmeria vaticana. Molti i turisti e i fedeli commossi.

"È stato molto emozionante, i rintocchi delle campane, vedere il percorso della bara - è davvero qualcosa che non si può immaginare e non ci si aspetta per quanto sia toccante questo momento" dice una donna dal Costa Rica.

"Io credo che il Papa sia sempre del mondo, no? - dice un'altro costaricano - ma lui era latino, argentino, quindi penso di sentire un'affinità particolare con questo Papa".

"È stato un momento davvero emozionante, essere qui a salutare Papa Francesco, che rappresenta la figura più grande per noi cristiani cattolici - racconta una donna da San Paolo del Brasile - non avrei mai pensato di poter assistere a questo momento qui a Roma. È una sensazione molto forte".

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Il premier Gb Starmer rende omaggio al Papa: uomo straordinario

Londra, 23 apr. (askanews) - Il Primo Ministro britannico Keir Starmer ha dichiarato che parteciperà ai funerali di Papa Francesco in Vaticano sabato, definendolo "un uomo straordinario" la cui "umiltà e compassione" hanno attraversato fedi e contesti di tutto il mondo. "Parteciperò ai suoi funerali sabato e renderò omaggio al suo coraggio e alla sua leadership", ha detto ai parlamentari durante la sessione settimanale di domande del Primo Ministro.

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A Istanbul terremoto di magnitudo 6.2: paura e gente in strada

Istanbul, 23 apr. (askanews) -Paura e gente in strada a Istanbul dopo il terremoto di magnitudo 6.2 avvenuto in Turchia, di fronte alla città, con epicentro nel Mar di Marmara.

Secondo i media turchi ci sarebbe stato un primo sisma di magnitudo 3.9, poi seguito da quello più potente. Sono state segnalate difficoltà nei collegamenti telefonici e nelle connessioni internet con la megalopoli sul Bosforo.

Il ministro dell'Interno turco Ali Yerlikaya ha scritto sul suo profilo social: "Nella zona di Silivri, nel Mar di Marmara a Istanbul, si è verificato un terremoto di magnitudo 6.2. La scossa è stata avvertita anche nelle province vicine".

Il presidente turco Recep Tayyip Erdogan ha dichiarato di seguire da vicino quanto accade a Istanbul.

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Trump: Le deportazioni dei "criminali" devono avvenire senza processo

Washington, 23 apr. (askanews) - Non si possono garantire processi ai migranti che "devono" essere deportati, altrimenti "ci metteremo duecento anni". Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump lo ha detto ieri nello Studio Ovale davanti ai giornalisti, negando ottocento anni di storia democratica, dalla Magna Charta che sancì il diritto all'"habeas corpus".

Le dichiarazioni rappresentano l'ennesimo attacco di Trump contro il potere giudiziario, che a suo dire sta limitando la sua libertà d'azione. Trump ha affermato falsamente che Paesi come il Congo e il Venezuela hanno svuotato le loro prigioni negli Stati Uniti e che, per questo motivo, è necessario aggirare le garanzie costituzionali del giusto processo per espellere rapidamente gli immigrati.

"Spero che otterremo collaborazione dai tribunali, perché abbiamo migliaia di persone pronte a partire e non si può fare un processo per tutti", ha detto Trump. "Non era previsto. Il sistema non era stato pensato così. E non crediamo che ci sia nulla che lo imponga." Ha sostenuto che le "persone molto pericolose" che sta espellendo dal Paese includono assassini, spacciatori e individui con disturbi mentali. In realtà, in assenza di tutele giudiziarie e della formulazione di capi d'imputazione, nessuno sa di cosa sarebbero accusate (tantomeno colpevoli) le centinaia di persone che sono già state deportate verso il Salvador.

"Li stiamo mandando via, e un giudice non può dire: 'No, devono avere un processo'," ha dichiarato Trump. "Il processo richiederebbe due anni. Avremo un Paese molto pericoloso se non ci sarà consentito fare ciò che abbiamo il diritto di fare."

Trump ha fatto dichiarazioni simili in un post sui social media lunedì, scrivendo: "Non possiamo dare a tutti un processo, perché farlo richiederebbe, senza esagerare, 200 anni."

Sabato mattina, la Corte Suprema - a maggioranza conservatrice - per la prima volta ha sfidato direttamente la Casa Bianca bloccando temporaneamente - per 7 voti a 2 - la deportazione di un altro gruppo di migranti venezuelani accusati di essere membri di bande criminali, deportazione che sarebbe avvenuta, di nuovo, invocando i poteri eccezionali di una legge di guerra raramente utilizzata.

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