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Autobus giù dal ponte, più di 50 morti in Guatemala

di TMNews lunedì 10 febbraio 2025
1' di lettura

San Agustin, 10 feb. (askanews) - I soccorritori rimuovono i corpi dal luogo in cui è precipitato un autobus a Città del Guatemala, mentre il bilancio sale a più di 50 morti, secondo le autorità. I vigili del fuoco municipali affermano che i corpi di 51 persone sono stati recuperati dai rottami dell'autobus, che trasportava più di 70 persone quando è precipitato da un ponte in un fiume. Secondo i media locali, l'autobus stava viaggiando verso Città del Guatemala dalla città di San Agustin Acasaguastlan nel dipartimento di El Progreso, a circa 90 chilometri (56 miglia) a nord-est.

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Il premier Gb Starmer rende omaggio al Papa: uomo straordinario

Londra, 23 apr. (askanews) - Il Primo Ministro britannico Keir Starmer ha dichiarato che parteciperà ai funerali di Papa Francesco in Vaticano sabato, definendolo "un uomo straordinario" la cui "umiltà e compassione" hanno attraversato fedi e contesti di tutto il mondo. "Parteciperò ai suoi funerali sabato e renderò omaggio al suo coraggio e alla sua leadership", ha detto ai parlamentari durante la sessione settimanale di domande del Primo Ministro.

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A Istanbul terremoto di magnitudo 6.2: paura e gente in strada

Istanbul, 23 apr. (askanews) -Paura e gente in strada a Istanbul dopo il terremoto di magnitudo 6.2 avvenuto in Turchia, di fronte alla città, con epicentro nel Mar di Marmara.

Secondo i media turchi ci sarebbe stato un primo sisma di magnitudo 3.9, poi seguito da quello più potente. Sono state segnalate difficoltà nei collegamenti telefonici e nelle connessioni internet con la megalopoli sul Bosforo.

Il ministro dell'Interno turco Ali Yerlikaya ha scritto sul suo profilo social: "Nella zona di Silivri, nel Mar di Marmara a Istanbul, si è verificato un terremoto di magnitudo 6.2. La scossa è stata avvertita anche nelle province vicine".

Il presidente turco Recep Tayyip Erdogan ha dichiarato di seguire da vicino quanto accade a Istanbul.

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Trump: Le deportazioni dei "criminali" devono avvenire senza processo

Washington, 23 apr. (askanews) - Non si possono garantire processi ai migranti che "devono" essere deportati, altrimenti "ci metteremo duecento anni". Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump lo ha detto ieri nello Studio Ovale davanti ai giornalisti, negando ottocento anni di storia democratica, dalla Magna Charta che sancì il diritto all'"habeas corpus".

Le dichiarazioni rappresentano l'ennesimo attacco di Trump contro il potere giudiziario, che a suo dire sta limitando la sua libertà d'azione. Trump ha affermato falsamente che Paesi come il Congo e il Venezuela hanno svuotato le loro prigioni negli Stati Uniti e che, per questo motivo, è necessario aggirare le garanzie costituzionali del giusto processo per espellere rapidamente gli immigrati.

"Spero che otterremo collaborazione dai tribunali, perché abbiamo migliaia di persone pronte a partire e non si può fare un processo per tutti", ha detto Trump. "Non era previsto. Il sistema non era stato pensato così. E non crediamo che ci sia nulla che lo imponga." Ha sostenuto che le "persone molto pericolose" che sta espellendo dal Paese includono assassini, spacciatori e individui con disturbi mentali. In realtà, in assenza di tutele giudiziarie e della formulazione di capi d'imputazione, nessuno sa di cosa sarebbero accusate (tantomeno colpevoli) le centinaia di persone che sono già state deportate verso il Salvador.

"Li stiamo mandando via, e un giudice non può dire: 'No, devono avere un processo'," ha dichiarato Trump. "Il processo richiederebbe due anni. Avremo un Paese molto pericoloso se non ci sarà consentito fare ciò che abbiamo il diritto di fare."

Trump ha fatto dichiarazioni simili in un post sui social media lunedì, scrivendo: "Non possiamo dare a tutti un processo, perché farlo richiederebbe, senza esagerare, 200 anni."

Sabato mattina, la Corte Suprema - a maggioranza conservatrice - per la prima volta ha sfidato direttamente la Casa Bianca bloccando temporaneamente - per 7 voti a 2 - la deportazione di un altro gruppo di migranti venezuelani accusati di essere membri di bande criminali, deportazione che sarebbe avvenuta, di nuovo, invocando i poteri eccezionali di una legge di guerra raramente utilizzata.

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Ue, Bruxelles multa Apple per 500 mln e Meta per 200 mln

Bruxelles, 23 apr. (askanews) - Il portavoce Ue Thomas Regnier ha annunciato che la Commissione europea ha multato Apple per 500 milioni di euro e Meta per 200 milioni di euro. Lo scrive Bruxelles in una nota spiegando di aver constatato per Apple la volazione del suo obbligo anti-steering ai sensi del Digital Markets Act e per Meta la violazione dell'obbligo del DMA di offrire ai consumatori la possibilità di scegliere un servizio che utilizzi meno dati personali.

"Le due decisioni - si legge in una nota - sono state prese dopo un ampio dialogo con le aziende interessate, che ha consentito loro di presentare in dettaglio le proprie opinioni e argomentazioni".

Apple e Meta, avverte poi la Commissione, sono tenute a conformarsi alle decisioni entro 60 giorni, "altrimenti rischiano il pagamento di penali periodiche".

"Oggi la Commissione ha imposto multe di 500 milioni di euro ad Apple e di 200 milioni di euro a Meta per violazione del Digital Markets Act - ha dichiarato Regnier - Apple sta effettivamente violando i suoi obblighi anti-steering previsti dal DMA, imponendo una serie di restrizioni agli sviluppatori di app per indirizzare i propri clienti verso offerte alternative al di fuori dell'App Store di Apple. Meta, con il suo modello di pubblicità binaria a pagamento o con consenso, sta violando l'obbligo del DMA di offrire ai consumatori la possibilità di scegliere un servizio che utilizzi meno i loro dati personali. Queste due multe emesse oggi sono le prime previste dal DMA"

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