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The Models, la Commedia dell'Arte per demistificare le fake news

di TMNews sabato 8 febbraio 2025
2' di lettura

Bologna, 8 feb. (askanews) - Venerdi 7 febbraio 2025 presso il Tecnopolo Manifattura Data Valley Hub di Bologna e stata presentata per la prima volta al pubblico l'installazione audiovisiva interattiva The Models del duo artistico dmstfctn (Francesco Tacchini e Oliver Smith ), a cura di Sineglossa e parte di The Next Real, la rassegna di mostre, talk e laboratori dedicate al rapporto tra arte e intelligenza artificiale. L'installazione, realizzata in collaborazione con CINECA e ART-ER, con il patrocinio della Regione Emilia-Romagna e di Fondazione Bruno Kessler, con il contributo del progetto European Digital Deal, finanziato dal programma Europa Creativa dell'Unione europea, si svolge nell'ambito di ART CITY Bologna 2025 in occasione di ARTEFIERA ed e visitabile fino a domenica 9 febbraio dalle 10 alle 18.

Uno dei due componenti di dmstfctn ha spiegato ad Askanews l'installazione The Models, la sua realizzazione e il suo intento: "The Models è un'installazione interattiva che consiste in una serie di scene teatrali ispirate alla Commedia dell'Arte. Questa serie di scene infinite ha una componente generativa di intelligenza artificiale. L'opera ha questa componente tecnica interessante che è quella dell'utilizzo del Supercomputer Leonardo: noi l'abbiamo utilizzato per creare un sistema di prompting che fosse modulare e capace di creare variazioni per queste scene. Abbiamo utilizzato 4 diversi modelli di intelligenze artificiali, abbiamo creato un sistema dove perfezionando questi modelli e i loro output riusciamo a ottenere una serie infinite di dialoghi e voci nello stile della Commedia dell'Arte.

L'installazione avviene in tempo reale all'interno di un motore di videogiochi e ci sono 6 maschere interpretati da 6 modelli di intelligenza artificiale che in qualche modo improvvisano scene focalizzandosi su degli oggetti controversi. L'opera è interattiva e il pubblico tramite il telefono può selezionare quali maschere e quali modelli mandare in scena e anche quale oggetto controverso aggiungere al palco.

La sfida iniziale lanciata dai curatori, da Sineglossa e da CINECA era di affrontare il discorso delle fake news. Per noi è stato importante creare una situazione di improvvisazione teatrale e role playing dove le fake news, la notizia falsa, l'errore, la tendenza a inventare cose, ad atteggiamenti antagonistici, servili o adulatori vengono fuori. Noi vogliamo esporre il pubblico a questo tipo di comportamento per fare capire cos'altro può essere una intelligenza artificiale e superare l'idea che sia perfetta e funzioni sempre. Le scene sono piene di fatti inventati e questo è un modo per noi per demistificare l'idea di intelligenza artificiale solo e sempre performante e perfetta, esponendo il pubblico a questi errori e queste banalità.

Questa è la prima volta che viene testata da un gruppo di persone composto da più di cinque. C'è molto fascino e molta sorpresa. Le scene teatrali sono divertenti e si ride. Il pubblico può con il telefono lanciare fiori o monete se apprezza quello che vede o pomodori e uova marce se non apprezza."

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Renzi: Francesco non era un politico, era un Papa; grande lezione laicità

Roma, 23 apr. (askanews) - "Cari colleghi è molto buffo che ciascuno di noi cerchi di accaparrarsi un pezzettino dell'eredità del Papa: chi lo ricorda per i carcerati, dimentica le sue parole sulla vita e sull'aborto; chi lo ricorda per la famiglia tradizionale, dimentica casualmente le posizione sull'immigrazione, 'una schifezza' diceva dei centri lager libici. "La verità è che non era un politico, era il Papa".

Lo ha detto Matteo Renzi, parlando alla Camera durante la commemorazione di Papa Francesco.

"Io penso che si debba avere il coraggio di dire che da Papa Francesco c'è stata una grande lezione di laicità e io voglio renderne testimonianza. Quando lo incontrai in più di una circostanza nel 2016, da solo, prima che il Parlamento votasse le unioni civili, mai mi ha detto alcunché sul fatto che il governo stesse per mettere la fiducia su quel provvedimento. È il segno che ha rispettato le nostre idee molto di più di quanto facciamo noi con le sue. È tipico dei farisei piangere e commuoversi per il Papa e non ricordare il grido di dolore che ci ha lasciato sui 'lager' per i migranti, era una sua ossessione. O ergerlo a icona del pensiero globale della sinistra e non ricordarne le prescrizioni morali, perché faceva il Papa".

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Cardinal Gugerotti: Conclave lungo o breve? Mi aspetto volontà di Dio

Roma, 23 apr. (askanews) - "Mi aspetto la volontà di Dio"; così il cardinale Claudio Gugerotti, prefetto del Dicastero per le Chiese orientali, in piazza San Pietro risponde a chi gli chiede se "si aspetta un Conclave lungo o corto".

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Conte: Francesco Papa scomodo, ma il più grande riferimento spirituale

Milano, 23 apr. (askanews) - "Il Papa si è sempre schierato contro la guerra, che è sempre una sconfitta, ci diceva". Così il leader M5s Giuseppe Conte, durante la commemorazione a Montecitorio di Camera e Senato. "E' stato un apa scomodo e ciascuna forza politica può sentirsi sfidata da alcune sue posizioni mentre può riscontrare condivisione su altre. Ma è indubitabile che sia stato il più grande riferimento spirituale e morale di questi nostri tempi in cui prevalgono le parole d'odio e le atrocità dei conflitti. Si è sempre impegnato per tessere le trame del dialogo, anche in prima persona".

"Il modo migliore per onorarlo è essere scomodi con azioni ferme e scelte conseguenti", ha concluso Conte.

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Il racconto dei fedeli dopo l'ultimo saluto al Papa nella basilica

Roma, 23 apr. (askanews) - La commozione dei fedeli che sono riusciti a vedere la salma di Papa Francesco nella Basilica di San Pietro dopo una lunga fila. La bara resterà aperta per tre giorni.

"Mi sono commossa molto", racconta suor Caterina "questa emozione di sapere che il Papa è in cielo e prega per noi, ho sentito che non eravamo soli".

Un altro fedele dagli Stati Uniti dice di essere stato tra i primi 100 che sono potuti entrare per l'omaggio al Santo Padre: "È stato uno dei momenti più cupi che abbia mai visto nella basilica - ha dichiarato - ma è stata anche un'occasione di gioia perché il Santo Padre stava soffrendo molto verso la fine. E ora sono felice che non stia più soffrendo. La cosa più bella è che è morto il giorno dopo Pasqua. Quindi ha partecipato al mistero pasquale e alla risurrezione del Signore".

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