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L'America di Trump, talk a Roma sul futuro delle imprese italiane

di TMNews martedì 21 gennaio 2025
2' di lettura

Roma, 21 gen. (askanews) - Nel giorno dell'insediamento di Donald Trump a 47esimo presidente americano, Aspen Institute Italia - in partnership con Deloitte e Pirelli - ha organizzato a Roma il talk "L'America di Trump e le nuove relazioni transatlantiche". I partecipanti hanno assistito al discorso del neo-presidente per poi commentarlo, alla Camera dei Deputati. L'evento si è tenuto in occasione dell'uscita del numero di Aspenia "Il volto dell'America".

"Tempi duri portano uomini forti, il Trattato di Roma. Uomini forti - sottolinea Giulio Tremonti, Presidente Aspen Institute Italia - creano tempi facili, il Mercato europeo comune. Tempi facili creano uomini deboli, quelli che si aggirano da queste parti in Europa. E uomini deboli creano problemi drammatici".

Non deve essere la paura a guidare le strategie delle aziende in questa fase di instabilità. In un momento storico segnato dal maggior numero di conflitti dalla fine della Seconda Guerra mondiale, da tensioni geopolitiche e da scenari economici di forte instabilità, le strategie delle aziende non devono limitarsi alla gestione e al contenimento dei rischi. Occorre invece sviluppare un approccio proattivo per cogliere le opportunità che emergono da questo periodo di profondi cambiamenti.

"Le imprese italiane - sottolinea Fabio Pompei, Chief Executive Officer di Deloitte - hanno già reagito molto bene perché durante il primo mandato di Trump, nonostante l'imposizione dei dazi, le esportazioni italiane sono aumentate del 4,9% nel 2018, di oltre il 7% nel 2019. Da questo punto di vista la nostra capacità di adattamento anche un eventuale ulteriore aumento dei dazi, la vedo comunque positivamente". "Sono imprese, quelle italiane - prosegue Pompei - che possono reagire in maniera più rapida, hanno un approccio normalmente più flessibile e quindi possono adattarsi in maniera più veloce a quelle che possono essere le nuove situazioni che si verranno a creare con l'amministrazione Trump".

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Il cardinal Zuppi: "Il Papa ha amato fino alla fine"

Città del Vaticano, 21 apr. (askanews) - "Papa Francesco ha amato fino alla fine. Quel suo giro con la macchina, per salutare tutti e farsi salutare da tutti, è il gesto di un Papa che non si è mai risparmiato. Si è avvicinato alle persone perché voleva comunicare a tutti l'amore di Dio per l'umanità concreta, così come è, senza filtri, senza ipocrisie, coinvolgendo tutti. Creando qualche malumore in chi ha paura, in chi preferisce guardare da lontano, in chi non vuole sentire - come diceva lui - il famoso "odore delle pecore", che dà anche un po' fastidio, ma è proprio quello di cui il buon Pastore profuma". Così il cardinale Matteo Zuppi, presidente della Cei.

"C'è tanta sofferenza per la perdita di una persona così cara - ha aggiunto - e così cara a tutti, che ha saputo unire tanti uomini e donne, anche con sensibilità diverse, che però si sono sentiti vicini - e si sentono vicini - e compresi, proprio per l'attenzione alla persona e a Dio. Ecco, è la sua Pasqua. Ci aiuta a capire qual è la forza dell'amore, che in Gesù vince il male della morte, e ci aiuta a guardare con speranza, con fiducia, anche questo passaggio così doloroso per tutti".

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Bandiere vaticane a mezz'asta per la morte del Papa

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