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La Russa: Craxi non sarebbe dovuto morire in esilio

di TMNews sabato 18 gennaio 2025
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Hammamet, 18 gen. (askanews) - "Sono qui, quindi non c'è bisogno di sottolineare" quanto sia importante ricordare la figura di Bettino Craxi. "Su un fatto siamo tutti d'accordo: che non sarebbe dovuto accadere che Craxi morisse in esilio e non potesse curarsi in Italia. Partiamo da questo". Lo ha detto il presidente del Senato, Ignazio La Russa, arrivando All'Istituto culturale internazionale di Hammamet "Dar Sebastian", per l'inaugurazione della mostra "Volti del Novecento" sulle opere litografiche dell'artista emiliano Nani Tedeschi, una delle iniziative della fondazione Bettino Craxi per la commemorazione del 25 anniversario della scomparsa dell' ex presidente del consiglio, avvenuta il 19 gennaio del 2000.

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La Spd approva accordo di coalizione e apre la strada al governo Merz

Roma, 30 apr. (askanews) - Il partito socialdemocratico tedesco ha approvato l'accordo con l'Unione conservatrice CDU/CSU del futuro cancelliere Friedrich Merz. L'annuncio apre la strada all'insediamento del governo di coalizione di Merz martedì 6 maggio, con il co-presidente della SPD Lars Klingbeil che diventerà ministro delle Finanze e vice-cancelliere.

"E su proposta mia e di Saskia Esken, il comitato esecutivo ha oggi incaricato Lars Klingbeil di assumere il ruolo di vice cancelliere e di entrare nel nuovo governo come ministro federale delle Finanze. Gli è stato inoltre conferito all'unanimità l'incarico di formare questa squadra di governo nei prossimi giorni, fino al 5 maggio", ha sottolineato il segretario della SPD, Matthias Miersch.

Sono stati l'84,6% degli iscritti ad approvare l'accordo di coalizione con l'Unione Cdu-Csu.

"Sì, c'è scetticismo e ci sono ancora domande senza risposta. Dimostreremo, attraverso l'azione del governo, che questo scetticismo può essere superato, e anche coloro che ora hanno votato 'no' capiranno alla fine che valeva la pena unirsi a questo governo e lottare per i valori socialdemocratici fondamentali", ha sottolineato Miersch.

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Il ministro degli Esteri russo Lavrov in visita a Santo Domingo

Santo Domingo, 30 apr. (askanews) - Il ministro degli Esteri della Repubblica Dominicana, Roberto Alvarez, accoglie il suo collega russo, Sergei Lavrov, presso il Ministero degli Affari Esteri a Santo Domingo.

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Giorgia Faraoni: con Eva ho imparato la forza di reagire

Roma, 30 apr. (askanews) - Dopo la presentazione alla Festa del Cinema di Roma nella sezione Alice nella città e il passaggio al Santa Barbara International Film Festival e al Festival di Barcellona, arriva nelle sale come evento il 5, 6 e 7 maggio "L'origine del mondo", esordio al lungometraggio di Rossella Inglese.

Protagonista la 19enne Eva, legata al 45enne Bruno (Fabrizio Rongione) da un tragico destino: la ragazza provoca involontariamente un incidente in cui muore la moglie dell'uomo. Avvicinandosi a lui, nascondendogli la verità, riuscirà a curare le sue ferite, così come farà lui, fino a che saranno costretti a fare i conti con quanto accaduto e con la sofferenza, ma per loro sarà un nuovo inizio.

A interpetare la protagonista è la giovane Giorgia Faraoni: "Appena ho letto la sceneggiatura, ho giudicato molto Eva. Non la capivo totalmente, non capivo tutte quelle scelte, sbagliate sicuramente, però volevo dargli una mia purezza e una mia spiegazione pratica. Quindi ho lavorato molto sullo studio psicologico della protagonista e poi mi ha lasciato tanto, molto più di quello che pensavo perché, appunto, nonostante la vita ti metta davanti a molte sfide, l'importante, ed è quello che mi ha insegnato Eva, è reagire. Quindi in un modo o nell'altro, giusto o sbagliato che sia, l'importante è muoversi, fare cose, creare caos per riportare tutto in un nuovo ordine. E quindi mi ha sicuramente insegnato la forza di reagire".

Il film è un viaggio emotivo in due solitudini, parla di sofferenza, colpa e perdono e affronta anche il tema del revenge porn. Ma c'è un messaggio finale di speranza: "La sua scelta è di non scappare più, crescere, diventare donna, prendersi le proprie responsabilità e quindi c'è una speranza, c'è una luce alla fine".

Giorgia Faraoni aveva già interpretato Eva nel corto omonimo della stessa regista, presentato alla Settimana della critica alla Mostra di Venezia. L'attrice veneta ha iniziato a recitare cinque anni fa da autodidatta e questo personaggio, ha raccontato, un po' come la recitazione, è stato per lei terapeutico. "Fin da subito ho cercato un punto in comune con lei e l'ho trovato appunto nel dolore, anche perché appunto io quando recito mi piace mettere qualcosa di me, perché fondamentalmente recito per me stessa, per curare le mie ferite, per conoscermi, per migliorarmi e quindi l'aver trovato un punto così forte con lei in comune nel dolore è servito anche a me per le mie ferite, mie cicatrici. Quindi mi ha insegnato tanto, mi dato tanta forza".

E sul revenge porn, da cui parte il film: "Anche se è raccontato solo all'inizio, poi tutto il fulcro era la relazione tra di noi, è importante non dimenticarsi da dove è partito tutto e quanta sofferenza magari per un atto inconsciente si può causare perché veramente si sentono tante persone che arrivano a togliersi la vita".

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Casa Keats-Shelley celebra 300 anni della Scalinata Trinità dei Monti

Roma, 30 apr. (askanews) - La Scalinata di Trinità dei Monti compie 300 anni e la Casa di Keats-Shelley a piazza di Spagna, che fa da quinta al celebre monumento, li festeggia con la mostra "The Spanish Steps, Revisited". Dall'1 maggio all'1 novembre la casa-museo offre infatti l'opportunità di ripercorrere l'iter della progettazione della celebre scalinata realizzata da Francesco De Sanctis, attraverso progetti, disegni, incisioni di architetti come Giacomo Della Porta, Bernini, Plautilla Bricci. E nelle stanze dell'ultima dimora di John Keats espone allo stesso tempo le opere di 23 artisti contemporanei, chiamati a reinterpretare a loro modo la scalinata che congiunge la Chiesa della SS. Trinità dei Monti e Piazza di Spagna.

Il curatore Luca Caddia ha spiegato: "Nella sezione storica mostriamo i progetti non realizzati che dalla metà del '500 al primo quarto del '700 sono stati presentati alle autorità capitoline e al re di Francia, e tutti gli apparati effimeri che avevano in qualche modo interessato il pendìo del Pincio, soprattutto nella seconda metà del Seicento".

E tra i quadri, i manoscritti, gli oggetti dei poeti britannici e i progetti del passato si inseriscono le opere realizzati per questa mostra da artisti contemporanei come Elisabetta Benassi, Stefano Arienti, Elena Bellantoni, Alfredo Pirri, Cesare Pietroiusti, Margherita Morgantin, T-yong Chung. Ognuno di loro ha trascorso del tempo nella Casa-museo, punto di osservazione privilegiato della Scalinata, come ha spiegato il curatore Fulvio Chimento: "La mostra per la parte contemporanea, questo secondo me è l'aspetto molto interessante, è un brainstorming, è un dialogo orizzontale, alla luce del sole, di una serie di possibilità di intervento sulla scalinata, per rendere vivo e pulsante questo luogo".

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