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Addio a Furio Colombo, una lunga carriera e la Giornata della Memoria

di TMNews martedì 14 gennaio 2025
1' di lettura

Roma, 14 gen. (askanews) - Giornalista, deputato di sinistra, scrittore, una lunga carriera per la Stampa e la Rai anche come corrispondente dagli Stati Uniti. Furio Colombo se ne è andato a 94 anni, e fra le molte cose che ci lascia, c'è anche la spinta decisiva che diede all'istituzione della legge per la Giornata della Memoria, il 16 ottobre; così lo ricordava lui stesso quattro anni fa, in un convegno a Roma dedicato agli Stati Generali della Memoria: "Avendo visto cosa è accaduto alla mia scuola quando ero bambino mi sembrava necessario che ci fosse un giorno della memoria, il 16 ottobre, giorno della razzia di Roma, quando 1.007 cittadini ebrei sono stati sradicati dalle loro case nel Ghetto. Io avevo pensato a quella data perché era tutta italiana e se i tedeschi furono quelli che fisicamente si impossessarono dei cittadini ebrei, italiana era stata la polizia e il sistema che aveva permesso che si portassero via degli italiani colpevoli di nulla, restati due giorni nel cortile di un edificio militare prima di essere consegnati ad Eichmann e portati ad Auschwitz".

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A Istanbul terremoto di magnitudo 6.2: paura e gente in strada

Istanbul, 23 apr. (askanews) -Paura e gente in strada a Istanbul dopo il terremoto di magnitudo 6.2 avvenuto in Turchia, di fronte alla città, con epicentro nel Mar di Marmara.

Secondo i media turchi ci sarebbe stato un primo sisma di magnitudo 3.9, poi seguito da quello più potente. Sono state segnalate difficoltà nei collegamenti telefonici e nelle connessioni internet con la megalopoli sul Bosforo.

Il ministro dell'Interno turco Ali Yerlikaya ha scritto sul suo profilo social: "Nella zona di Silivri, nel Mar di Marmara a Istanbul, si è verificato un terremoto di magnitudo 6.2. La scossa è stata avvertita anche nelle province vicine".

Il presidente turco Recep Tayyip Erdogan ha dichiarato di seguire da vicino quanto accade a Istanbul.

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Trump: Le deportazioni dei "criminali" devono avvenire senza processo

Washington, 23 apr. (askanews) - Non si possono garantire processi ai migranti che "devono" essere deportati, altrimenti "ci metteremo duecento anni". Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump lo ha detto ieri nello Studio Ovale davanti ai giornalisti, negando ottocento anni di storia democratica, dalla Magna Charta che sancì il diritto all'"habeas corpus".

Le dichiarazioni rappresentano l'ennesimo attacco di Trump contro il potere giudiziario, che a suo dire sta limitando la sua libertà d'azione. Trump ha affermato falsamente che Paesi come il Congo e il Venezuela hanno svuotato le loro prigioni negli Stati Uniti e che, per questo motivo, è necessario aggirare le garanzie costituzionali del giusto processo per espellere rapidamente gli immigrati.

"Spero che otterremo collaborazione dai tribunali, perché abbiamo migliaia di persone pronte a partire e non si può fare un processo per tutti", ha detto Trump. "Non era previsto. Il sistema non era stato pensato così. E non crediamo che ci sia nulla che lo imponga." Ha sostenuto che le "persone molto pericolose" che sta espellendo dal Paese includono assassini, spacciatori e individui con disturbi mentali. In realtà, in assenza di tutele giudiziarie e della formulazione di capi d'imputazione, nessuno sa di cosa sarebbero accusate (tantomeno colpevoli) le centinaia di persone che sono già state deportate verso il Salvador.

"Li stiamo mandando via, e un giudice non può dire: 'No, devono avere un processo'," ha dichiarato Trump. "Il processo richiederebbe due anni. Avremo un Paese molto pericoloso se non ci sarà consentito fare ciò che abbiamo il diritto di fare."

Trump ha fatto dichiarazioni simili in un post sui social media lunedì, scrivendo: "Non possiamo dare a tutti un processo, perché farlo richiederebbe, senza esagerare, 200 anni."

Sabato mattina, la Corte Suprema - a maggioranza conservatrice - per la prima volta ha sfidato direttamente la Casa Bianca bloccando temporaneamente - per 7 voti a 2 - la deportazione di un altro gruppo di migranti venezuelani accusati di essere membri di bande criminali, deportazione che sarebbe avvenuta, di nuovo, invocando i poteri eccezionali di una legge di guerra raramente utilizzata.

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Ue, Bruxelles multa Apple per 500 mln e Meta per 200 mln

Bruxelles, 23 apr. (askanews) - Il portavoce Ue Thomas Regnier ha annunciato che la Commissione europea ha multato Apple per 500 milioni di euro e Meta per 200 milioni di euro. Lo scrive Bruxelles in una nota spiegando di aver constatato per Apple la volazione del suo obbligo anti-steering ai sensi del Digital Markets Act e per Meta la violazione dell'obbligo del DMA di offrire ai consumatori la possibilità di scegliere un servizio che utilizzi meno dati personali.

"Le due decisioni - si legge in una nota - sono state prese dopo un ampio dialogo con le aziende interessate, che ha consentito loro di presentare in dettaglio le proprie opinioni e argomentazioni".

Apple e Meta, avverte poi la Commissione, sono tenute a conformarsi alle decisioni entro 60 giorni, "altrimenti rischiano il pagamento di penali periodiche".

"Oggi la Commissione ha imposto multe di 500 milioni di euro ad Apple e di 200 milioni di euro a Meta per violazione del Digital Markets Act - ha dichiarato Regnier - Apple sta effettivamente violando i suoi obblighi anti-steering previsti dal DMA, imponendo una serie di restrizioni agli sviluppatori di app per indirizzare i propri clienti verso offerte alternative al di fuori dell'App Store di Apple. Meta, con il suo modello di pubblicità binaria a pagamento o con consenso, sta violando l'obbligo del DMA di offrire ai consumatori la possibilità di scegliere un servizio che utilizzi meno i loro dati personali. Queste due multe emesse oggi sono le prime previste dal DMA"

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Pecoraro Scanio: Vittoria! Nasce il Parco Nazionale del Matese

Roma, 23 apr. (askanews) - "Vittoria! Dopo anni di attesa e mobilitazione, finalmente abbiamo un nuovo Parco Nazionale: il Parco del Matese. Ringrazio le migliaia di cittadini che hanno sottoscritto la mia e altre petizioni, gli appelli rivolti al Ministero dell'Ambiente affinché si procedesse alla delimitazione obbligatoria di quest'area straordinaria", dichiara Alfonso Pecoraro Scanio, Presidente della Fondazione UniVerde e già Ministro dell'Ambiente.

"Un ringraziamento particolare va al Ministro Gilberto Pichetto Fratin per aver finalmente firmato il decreto di perimetrazione. Mi auguro che anche coloro che hanno espresso perplessità possano ora riconoscere il valore di questa grande opportunità per decine di Comuni del Molise e della Campania, nelle province di Caserta, Benevento, Campobasso e Isernia. Il Parco è uno strumento essenziale per tutelare le bellezze naturali, promuovere un'economia sostenibile e contrastare lo spopolamento dei piccoli centri", prosegue Pecoraro Scanio.

"È fondamentale riconoscere anche il ruolo delle associazioni ambientaliste e il contributo del ricorso vinto da Italia Nostra presso il TAR del Lazio, che ha reso obbligatoria l'emanazione del decreto ministeriale, evitando così la nomina di un commissario ad acta", aggiunge.

"Ora però si apre una fase decisiva: non bastano le norme di salvaguardia. Occorre istituire e far funzionare gli organismi del Parco, affinché il Matese diventi un esempio virtuoso, come accaduto per il Parco Nazionale d'Abruzzo e altri parchi dell'Appennino. È in questo modo che potremo valorizzare la straordinaria biodiversità italiana, la più ricca in Europa", conclude l'ex Ministro, ricordando il proprio impegno passato per la Rete Natura 2000 e per il sistema dei parchi nazionali e regionali. "Viva il nuovo Parco Nazionale del Matese! Difendiamo e valorizziamo le eccellenze ambientali italiane, per il presente e il futuro delle nostre comunità".

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