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Acca Larentia, in piazza ancora centinaia di saluti romani

di TMNews martedì 7 gennaio 2025
3' di lettura

Roma, 7 gen. (askanews) - Saluti romani, e come di consueto, alle 18 in punto, la chiama "Camerati attenti", poi, i tre richiami ai "camerati", cui le diverse centinaia di militanti presenti hanno risposto per tre volte "presente" con il braccio teso. La memoria della strage di Acca Larentia non abbandona il profilo nostalgico che da 47 anni porta i militanti dell'estrema destra romana a sfilare nel quartiere dell'Appio Latino per ricordare che il 7 gennaio del 1978 due appartenenti al Fronte della Gioventù, Franco Bigonzetti e Francesco Ciavatta, furono uccisi nei pressi della sezione storica del movimento sociale mentre Stefano Recchioni, fu ucciso a poche ore di distanza, negli scontri con le forze dell'ordine seguiti a un presidio organizzato dopo l'agguato.

Cerimonie e deposizioni istituzionali separate di corone da parte di Fratelli d'Italia, del Comune di Roma e della Regione Lazio questa mattina avevano già commemorato i tre giovani in tre momenti diversi.

"Come Fratelli d'Italia siamo presenti oggi a quella che è una cerimonia istituzionale, che vuole essere un invito alla pacificazione per ribadire che quelli degli anni '70 sono stati anni terribili - ha detto il deputato Federico Mollicone di Fratelli d'Italia -. Essere qui per noi è lineare e coerente, i tre ragazzi trucidati da un commando comunista sono stati riconosciuti dallo Stato come vittime del terrorismo". Polemiche erano sorte nei giorni scorsi dopo la decisione del Comune di Roma di far rimuovere il 30 dicembre scorso, su segnalazione di Anpi e altre associazioni, una targa commemorativa apposta presso la casa di Recchioni, perché recante come dedicatari la locuzione "I camerati". L'assessore capitolino alla cultura Massimiliano Smeriglio in risposta alle proteste sollevatesi, aveva proposto un percorso di condivisione di una targa toponomastica ufficiale, ma nottetempo la vecchia targa è ricomparsa al suo posto per mano di ignoti.

L'assessore capitolino al Personale Giulio Bugarini, presente alla commemorazione in rappresentanza del Campidoglio, ha ricordato che "ogni anno il Comune di Roma depone una corona a ricordo del periodo drammatico e terribile degli anni di piombo", aggiungendo anche che "non giova a nessuno fare una gara tra mettere e togliere. Lo sforzo delle istituzioni e di tutte le forze politiche dopo tanti anni è quello di trovare un linguaggio comune per raccontare quei fatti. C'è stata anche la richiesta di fare attraverso la nostra commissione toponomastica una targa con una condivisione di parole e firme istituzionale per ricordare quei fatti".

Nonostante queste aperture, il presidente della Regione Lazio Francesco Rocca ha preferito ricordare i caduti 'in proprio: "Non mi sono sentito di fare la commemorazione con il Comune di Roma - ha spiegato - perché ho trovato inutili e vergognose le polemiche dei giorni scorsi. L'anno scorso eravamo qua insieme, ma l'atteggiamento sulla targa non ci ha messo in condizioni di avere una commemorazione condivisa".

Chi non ha mai rinunciato a una propria celebrazione identitaria, da 47 anni a questa parte, sono i militanti delle formazioni della destra estrema che anche oggi alle ore 18.00 a Acca Larentia hanno ricordato, indisturbati, i propri caduti con i propri linguaggi e i soliti saluti romani.

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Usa, Trump: "In corso trattative con la Cina sui dazi"

New York, 23 apr. (askanews) - "Avremo un accordo equo con la Cina. Sarà equo", ha detto il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ai giornalisti questa mattina, confermando che sono in corso colloqui attivi con Pechino sulla questione delle tariffe, attualmente fissate al 145%.

"Tutto è attivo", ha aggiunto Trump. "Tutti vogliono far parte di ciò che stiamo facendo. Sanno che non possono più farla franca, ma andrà comunque bene per loro, e noi avremo un Paese di cui andare fieri, non lo zimbello del mondo come è stato per tanti anni".

Il presidente ha evitato di rispondere a una domanda su un eventuale contatto diretto con il presidente cinese Xi Jinping, ma ha precisato che la percentuale finale delle tariffe "non sarà nemmeno vicina" al livello attuale.

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A Genova inaugurata Euroflora: 154 giardini da tutto il mondo

Genova, 23 apr. (askanews) - Un inno alla bellezza e alla sostenibilità con 154 giardini da tutto il mondo estesi su 85 mila metri quadrati espositivi indoor e outdoor affacciati sul mare di Genova. E' lo spettacolo di Euroflora 2025, la mostra internazionale di fiori e piante organizzata da Porto Antico di Genova e inaugurata oggi, tra gli altri, dal presidente della Regione Liguria Marco Bucci e dal vicesindaco reggente di Genova Pietro Piciocchi.

Al pontefice è stata dedicata una speciale composizione floreale, denominata "Panorama Bianco", ideata e realizzata da Aster con il Comune di Genova.

Durante la manifestazione, che si svolge nel nuovo Waterfront di Levante di Genova firmato da Renzo Piano, saranno in mostra le eccellenze di oltre 400 florovivaisti italiani ed esteri, progetti innovativi di architettura del paesaggio legati alla sostenibilità ambientale, proposte turistiche "green" e tecnologie all'avanguardia direttamente dal mondo della ricerca, con la presenza della serra spaziale di Space V con l'astronauta Franco Malerba, la dimostrazione delle tecnologie più avanzate in campo agro-floricolo da parte dell'Istituto Italiano di Tecnologia e la biosfera sottomarina di Nemos Garden.

I visitatori si immergeranno in un itinerario coinvolgente, colorato e fronte mare, lungo 4 chilometri e punteggiato da origami alti 10 metri ispirati all'immagine delle vele spiegate.

Il percorso espositivo parte dal nascente parco urbano di piazzale Kennedy, entra nell'arena centrale del nuovo Palasport e prosegue negli spazi del Piazzale Mare e sull'area galleggiante in Marina, per approdare poi sui due piani del padiglione Jean Nouvel. àQuattro arene ospitano spettacoli, concerti, esibizioni di floral designer, e incontri con importanti divulgatori scientifici come Stefano Mancuso e Mario Tozzi e personaggi conosciuti al grande pubblico come il maestro d'orchestra Peppe Vessicchio e il giornalista conduttore Federico Quaranta.

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Almeno quattro ore in fila per l'ultimo saluto a Papa Francesco

Città del Vaticano, 23 apr. (askanews) - Ci sono da fare almeno quattro ore di fila, a San Pietro, prima di poter entrare in Basilica per l'ultimo saluto a Papa Francesco. I pellegrini attendono pazientemente in coda, in una giornata calda, per rendere omaggio al Pontefice e passare anche solo pochi secondi davanti alla salma di Jorge Mario Bergoglio.

Ingenti le misure di sicurezza, tutti i varchi sono presi d'assalto. In campo anche i volontari del Giubileo che hanno chiuso l'accesso 'privilegiato' per i fedeli che si recavano alla Porta Santa. Al momento, l'unico passaggio è lungo via della Conciliazione, poi occorre superare uno dei varchi della piazza e poi oltrepassare la Porta Santa e infine percorrere la navata centrale prima dell'omaggio alla salma.

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Meloni: il Papa mi consigliava di non perdere il senso dell'umorismo

Milano, 23 apr. (askanews) - "Sarò sempre grata a papa Francesco per i suoi insegnamenti e consigli: il più assiduo era, 'non perda mai il senso dell'umorismo', è stata anche l'ultima cosa che mi ha detto". Lo ha ricordato la presidente del Consiglio Giorgia Meloni parlando in aula nel corso della commemorazione di Papa Francesco a Camere riunite. "Credo che il senso fosse che non puoi guidare gli altri se non sai trasmettere gioia per quello che fai. E lui sapeva farlo", ha aggiunto.

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