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Un anno di Milei, leader argentino vuole accordo commerciale con Usa

di TMNews mercoledì 11 dicembre 2024
2' di lettura

Buenos Aires, 11 dic. (askanews) - È passato un anno esatto dal giuramento di Javier Milei come presidente dell'Argentina. In questo giorno il presidente "anarcocapitalista" in un discorso televisivo alla nazione ha annunciato un prossimo accordo di libero scambio con gli Stati Uniti nel 2025, oltre a una serie di riforme per stimolare l'economia argentina.

"Il nostro obiettivo finale nel Mercosur è quello di aumentare l'autonomia dei membri dell'organizzazione rispetto al resto del mondo, in modo che ogni paese possa commerciare liberamente con chi vuole, come gli conviene", ha annunciato Milei, insistendo sull'eliminazione delle tariffe esterne comuni, come aveva già indicato nel vertice a Montevideo.

"Su questa linea, il nostro primo obiettivo sarà quello di promuovere un accordo di libero scambio con gli Stati Uniti l'anno prossimo, accordo che avrebbe dovuto essere concluso 19 anni fa", ha dichiarato durante il suo discorso registrato presso la Casa Rosada.

Allineato in politica estera con gli Stati Uniti e Israele, il presidente ha assicurato che d'ora in poi il Paese "cesserà di voltare le spalle al mondo e sarà ancora una volta protagonista del commercio mondiale".

Seduti accanto a lui, la sorella consigliera Karina Milei, segretaria generale della presidenza, il ministro dell'Economia Luis Caputo, la collega alla Sicurezza Patricia Bullrich e il capo di gabinetto Guillermo Francos.

"Per far avanzare il processo di chiusura della Banca Centrale come abbiamo promesso, e che porrà fine per sempre all'inflazione in Argentina, abbiamo annunciato uno schema di concorrenza valutaria in modo che tutti gli argentini possano utilizzare la valuta che desiderano nelle loro transazioni quotidiane", ha promesso infine Milei.

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Svenimento nello Studio Ovale, interrotto il discorso di Trump

Washington, 18 apr. (askanews) - Attimi di panico alla Casa Bianca: all'incontro con la stampa del presidente degli Stati Uniti Donald Trump, dopo il giuramento del dottor Mehmet Oz a capo dei Centers for Medicare and Medicaid Services, sembrerebbe che una ragazzina sia svenuta nello Studio Ovale mentre Trump stava parlando. I membri della stampa sono stati immediatamente accompagnati fuori.

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L'amministrazione Trump studia se licenziare il capo della Fed Powell

Roma, 18 apr. (askanews) - Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump e la sua amministrazione stanno valutando se licenziare il capo della Federal Reserve Jerome Powell sia un'opzione, ha dichiarato ai giornalisti il direttore del Consiglio economico nazionale Kevin Hassett.

"Il presidente e il suo team continueranno a studiare la questione", ha detto Hassett quando gli è stato chiesto se il suo licenziamento fosse una possibilità, un giorno dopo che Trump si è scagliato contro di lui.

Il presidente degli Stati Uniti non ha l'autorità diretta di licenziare i governatori della Federal Reserve, ma Trump potrebbe avviare un lungo processo per cercare di destituire Powell dimostrando che c'è una "causa" per farlo.

Ha spesso criticato il presidente della Fed, che aveva originariamente nominato durante il suo primo mandato, accusandolo di fare politica. Powell ha di recente avvertito che le tariffe doganali di Trump avrebbero probabilmente fatto salire i prezzi e limitato la crescita economica, mettendo la Fed nella non invidiabile posizione di dover scegliere tra affrontare l'inflazione e la disoccupazione.

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Veneto, Zaia: il Piave è una preoccupazione assoluta, servono opere

Venezia, 18 apr. (askanews) - "Il Piave è una preoccupazione assoluta, 5.000 metri cubi al secondo di acqua significa una colonna d'acqua lunga 5 km con una base di un metro quadrato al secondo, quindi il Piave deve avere le sue opere". Così il presidente del Veneto, Luca Zaia facendo il punto sul maltempo nella sede della Protezione Civile a Marghera (Venezia).

"Io spero che la dottoressa Colaizzi che è autorità di bacino e oggi è commissario per queste opere, alla quale noi abbiamo dato le progettazioni, intervenga quanto prima per scegliere un'opera da realizzare.

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Maltempo Veneto, Zaia: stato d'emergenza è minimo. Evitata tragedia

Venezia, 18 apr. (askanews) - "Dichiarare lo stato d'emergenza mi sembra il minimo, l'emergenza c'è tutta a 360 gradi, purtroppo anche con la perdita di due vite umane". Così il presidente del Veneto, Luca Zaia nel corso del punto stampa sul Maltempo nella sede della Protezione Civile a Marghera (Venezia). Al momento ci sono 7 persone evacuate nel Vicentino, l'area più colpita.

"L'allerta gialla? Ci stava, è una scelta che fanno i tecnici, non è una scelta politica - ha detto Zaia - dopodiché l'allerta gialla ovviamente in maniera a macchia di leopardo può dare anche delle zone dove l'intensificazione del piogge va in escandescenza. Quindi le allerte vengono definita tecnicamente e penso che comunque l'allerta gialla non vuol dire stare a casa a dormire tranquilli, è un'allerta che ti dice: attenzione che potrebbero esserci fenomeni locali che ti portano anche a degli eventi che sono veramente problematici, come è accaduto".

Secondo Zaia grazie alle opere fatte negli ultimi anni si è evitata un'altra tragedia: "Visto e considerato che i bacini invasano, pensate che Montebello invasa 6 milioni di metri cubi, Caldogno, che abbiamo realizzato, invasa 3,8 milioni, Trissino invasa 3,5 milioni e poi l'Orolo con un milione di metri cubi, sono i quattro bacini che sono entrati in funzione e non sono ancora pieni, che vuol dire che quel polmone, quel serbatoio d'acqua che abbiamo lì nei bacini altrimenti sarebbe finito nelle nostre piazze, negli scantinati, nelle aziende. Questo vuol dire fare bacini in laminazione" ha concluso.

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