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Brooks Running lancia "Let's Run There"

di TMNews lunedì 10 giugno 2024
2' di lettura

Milano, 10 giu. (askanews) - Insieme verso nuove destinazioni, qualunque esse siano. È il concetto che viene espresso da "Let's Run There", il nuovo payoff lanciato da Brooks Running, brand multinazionale specializzato nella progettazione di scarpe e abbigliamento da corsa per uomini e donne. Obiettivo del nuovo payoff è quello di infondere energia in tutte le persone che corrono e conducono uno stile di vita attivo, accompagnandole con entusiasmo in un luogo in cui possano sentirsi più vive.

"Noi ci concentriamo sul running, e siamo famosi per i nostri prodotti che riguardano la corsa in tutti i suoi aspetti - sostiene Gerard Klein, footwear Merchandising Director Brooks EMEA -. Vogliamo stimolare la diffusione dell'attività fisica perchè favorisce la lucidità mentale. Per l'essere umano muoversi in avanti è un istinto naturale e noi vogliamo ispirare le persone a porsi degli obiettivi. Questi possono riguardare la vita in generale, il lavoro, lo sport, un modo di essere. Vogliamo dire a tutti: venite con noi e arriviamo là dove volete. Siamo un brand attivo nel settore dello sport e il più importante messaggio che possiamo dare alla società è quello di avere uno stile di vita attivo che permette di rilasciare lo stress e sentirsi con più energia. Un messaggio valido ancora di più per le giovani generazioni, che tendono a essere attratte da attività, come il gaming, che rischiano di indurre alla sedentarietà".

Il restyling del marchio e la nuova interpretazione sono progettati per potenziare la forte connessione di Brooks con chi corre, ampliando al tempo stesso il dialogo con una comunità più ampia di persone che abbracciano uno stile di vita attivo.

Così Pieralberto Faggian, Creative Studio Manager di Brooks EMEA: "La mission di Brooks è cambiare la vita delle persone attraverso la corsa. Con il lancio della nuova campagna "Let's Run There" riusciamo ad aprire lo spettro degli obiettivi delle persone, che siano uno spazio mentale, un traguardo o un obiettivo, e a comunicare in modo efficace con i runner. Questo è fondamentale per riuscire a creare una sinergia con tutti i tipi di persone e con gli obiettivi che ognuno si pone, intercettando sentimenti ed emozioni delle persone".

Brooks mira a valorizzare e celebrare il potere della corsa e invita ogni persona a raggiungere la propria destinazione, indipendentemente da quale forma assuma.

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25 aprile, Laika in azione a Roma per le partigiane di ieri e di oggi

Roma, 25 apr. (askanews) - Un'opera dedicata "alle partigiane di ieri e di oggi" e un monito contro ogni deriva autoritaria. Così la street artist Laika ha aperto a Roma le celebrazioni per l'80esimo anniversario della Liberazione.

L'opera, affissa di notte tra il Ponte delle Colonne d'Ercole e Piazza Damiano Sauli, nel quartiere Garbatella, è un poster di 2x3 metri e raffigura una partigiana armata del 1945, simbolo della lotta antifascista, e una partigiana del 2025, con un fazzoletto rosa sul volto, in prima linea contro censura, patriarcato e precarietà. Sullo sfondo, stelle rosse e la scritta: "Nella notte ci guidano le stelle"

L'opera, secondo Laika, vuole essere un richiamo il governo alla responsabilità nella tutela della democrazia e dei diritti civili. L'azione è nata dalla collaborazione tra Laika, Join the Resistance e il collettivo Artivismo. "Ottant'anni fa ci siamo liberati da una dittatura feroce - ha detto l'artista - oggi tocca di nuovo resistere. Anche stavolta, spero siano le stelle a guidarci".

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Ucraina, Rutte (Nato): ora la palla è chiaramente nel campo russo

Washington, 25 apr. (askanews) - Il Segretario generale della Nato Mark Rutte ha affermato che la palla è "chiaramente" nel campo della Russia, dopo aver incontrato il presidente Usa Donald Trump alla Casa Bianca. "Credo che ora ci sia qualcosa sul tavolo, su quale gli ucraini stanno davvero giocando", ha detto Rutte ai giornalisti dopo l'incontro. "E penso che ora la palla sia chiaramente nel campo russo", ha aggiunto.

Il Segretario generale della Nato ha inoltre dichiarato che negli ultimi due giorni sono "stati fatti passi da gigante" e ha definito "un successo" l'incontro a Londra tra funzionari ucraini, statunitensi e europei sulla guerra.

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25 aprile, Di Segni: ebrei italiani hanno sempre contribuito all'Italia

Roma, 25 apr. (askanews) - "Oggi siamo qui per omaggiare il ricordo della Resistenza italiana e ebraica, oltre 800 ebrei, Resistenza civile e intellettuale. Gli ebrei italiani hanno sempre contribuito e dato alla società italiana, anche con la guerra. Nella Brigata ebraica ricordiamo persone arrivate da ogni parte del mondo venute a liberare l'Italia e gli siamo tutti grati per il loro impegno e sacrificio".

Così Noemi Di Segni, presidente dell'Unione delle comunità ebraiche italiane, alla celebrazione dei rappresentanti della Comunità ebraica di Roma e della Brigata ebraica in piazzale Ostiense per il 25 aprile.

"Non possiamo denigrare nazioni, stati e contesti senza ricordare il loro sacrificio - ha aggiunto - noi ricordiamo anche il percorso verso il varo della Costituzione, i principi costituzionali scritti con una penna firmata con il sangue di questa liberazione e allora, proprio per questo, non bisogna consentire a chi demonizza quello che accade in Israele di legittimare fondamentalismi che si stanno radicando facilmente qui, per cercare attraverso quei principi costituzionali di trovare facile e comoda legittimazione per demolire questo sistema per cui noi tutti abbiamo combattuto" ha concluso.

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25 aprile, in piazza a Roma la comunità ebraica: antifascisti sempre

Roma, 25 apr. (askanews) - I rappresentanti della Comunità ebraica di Roma e della Brigata ebraica si sono riuniti in piazzale Ostiense per il 25 aprile e hanno deposto corone d'alloro per i caduti. In apertura del piccolo corteo lo striscione "25 aprile, antifascisti sempre". Tra i presenti, Noemi Di Segni, presidente dell'Unione delle comunità ebraiche italiane, il rabbino Capo di Roma, Riccardo Di Segni e il presidente della Cer, Victor Fadlun, che ha detto: "Oggi festeggiamo la libertà d'Italia, io sono ebreo e senza il 25 aprile non sarei qui oggi, è la festa delle libertà e della democrazia, ricordiamo gli oltre 800 partigiani ebrei che hanno contribuito con quelli italiani a liberare il nostro Paese".

Dopo aver deposto la corona di fiori e reso omaggio ai caduti, i rappresentanti della Comunità ebraica di Roma hanno lasciato la zona della Piramide. Un nutrito schieramento delle forze dell'ordine ha impedito qualsiasi contatto con il presidio dei pro Palestina nell'area antistante la stazione della metropolitana.

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