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STOP Gnawlino insegna ai bambini a colorare via la paura dei mostri

di TMNews martedì 14 maggio 2024
2' di lettura

Roma, 14 mag. (askanews) - La letteratura per l'infanzia è da sempre veicolo di messaggi positivi. Storie, trame e colori, infatti, raccontano ai più piccoli di come il mondo, grazie alla creatività, può diventare un posto migliore. Anche con l'aiuto di personaggi che riescono a conquistare il cuore dei bambini: Gnawlino è uno di questi e nasce dalla dalla matita della disegnatrice tarantina Lux FataFolletto. Ma qual è la sua storia?

"Gnawlino nasce da uno schizzo che tenevo in un cassetto, precisamente in un diario. Era un piccolo folletto peloso, rimasto però nei miei sogni di bambina. - afferma Lux FataFolletto - Sono sempre stata portata per il disegno, i fumetti manga di una volta, per cui appena ho ritrovato lo schizzo di Gnawlino ho deciso di donargli una nuova vita, un carattere, uno stile. E ho sentito l'esigenza di metterlo a disposizione del pubblico".

Un pubblico sempre in cerca di nuove storie che possano guidare i più piccoli alla scoperta di messaggi positivi. E' questo l'obiettivo dei libri che hanno come protagonista il simpatico Gnawlino.

"Gnawlino colora via la paura dei mostri: in ogni pagina c'è un mostro diverso che compare all'improvviso in un angolo della foresta e che rappresenta una paura. Per difendere il suo amato ambiente, Gnawlino trova un modo creativo per combattere il mostro e renderlo un amico. Come? Con la creatività e con i colori" prosegue la disegnatrice tarantina.

Due elementi che, oltre ad essere la chiave per giocare con il concetto di paura, diventano fondamentali anche per ragionare sull'importanza dell'ambiente, che Gnawlino invita a difendere.

"Quello di Gnawlino è un ambiente fatato e pulito, popolato da tanti amici e creaturine fatate: lui le presenta una ad una invitando i bambini a colorarle e donare loro una vita. I piccoli lettori, infatti, armati di pennarelli, possono divertirsi a colorare ogni pagina, animando personaggi e ambientazioni, magari in compagnia di mamma e papà, ai quali si offrono importanti spunti di riflessione: dalla cura dell'ambiente al valore dell'amicizia, il saper trasformare la paura in qualcosa di positivo" conclude Lux FataFolletto.

E chissà se in questi tempi sempre più complessi e pieni di difficoltà, non siano davvero i colori e la fantasia l'arma più efficace per rendere il mondo un posto migliore.

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Ai funerali del papa occhi puntati su Trump, Zelensky e Von der Leyen

Roma, 24 apr. (askanews) - Sono più di 170 le delegazioni attese per i funerali di Papa Francesco, sabato 26 aprile (alle 20) sul sagrato della Basilica di San Pietro: in prima fila ovviamente capi di Stato e di governo, sovrani e leader spirituali. Amici e cosiddetti "nemici", come il presidente dell'Argentina Javier Milei, che in passato non ha risparmiato critiche, insulti compresi, verso Francesco. Ma gli occhi restano puntati su Donald Trump, che in partenza venerdì prevede una trasferta di meno di 24 ore, rendendo poco fattibile un incontro decisivo sull'Ucraina o sulla guerra dei dazi a margine delle esequie del Pontefice.

Come è noto, ci sarà il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, ma dopo il no alle pressioni americane per accettare un piano considerato da Kiev piuttosto una dichiarazione di resa, tra i due non tira buona aria.

E ci sarà soprattutto la presidente della Commissione Ue Ursula von der Leyen, che la premier Giorgia Meloni vorrebbe vedere formalmente a colloquio con il presidente americano: anche qui, però, difficile che si intavoli qualcosa che assomigli a un vero vertice.

Ci saranno inoltre il presidente francese Emmanuel Macron e i reali di Spagna Felipe VI e Letizia. Per la Germania sia il presidente Frank-Walter Steinmeier che il cancelliere uscente Olaf Scholz e per la Gran Bretagna il principe William e il primo ministro Keir Starmer. Poi i capi di stato di Portogallo, Svizzera, i leader di diversi paesi balcanici, il presidente polacco Andrzej Duda. Ci sarà anche il presidente brasiliano Luis Inacio Lula da Silva.

E a Roma convergeranno delegazioni di tutte le confessioni religiose, dal grande Imam di Al Azhar, Ahmad al Tayyebb, che è stato un importante interlocutore del Papa nel mondo musulmano, a una delegazione della comunità ebraica e il rabbino capo di Roma Riccardo di Segni. Da Mosca per il patriarcato ortodosso arriva il metropolita Antonij.

I "grandi" assenti restano il presidente Vladimir Putin, che ha deciso di inviare la ministra della Cultura Olga Ljubimova e il premier israeliano Benjamin Netanyahu, che si è fatto notare nei giorni scorsi per non aver offerto le sue condoglianze al Papa.

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