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Francia, Consiglio Costituzionale boccia la legge sull'immigrazione

di TMNews giovedì 25 gennaio 2024
2' di lettura

Parigi, 25 gen. (askanews) - C'era grande folla oggi davanti al Consiglio costituzionale francese, la più alta istanza della nazione, e il Consiglio ha risposto bocciando in larga parte il progetto di legge sull'immigrazione del governo francese. Ha cancellato diverse misure restrittive il cui inserimento era stato ottenuto dalla destra: oltre un terzo degli articoli, 32 dei quali sono stati giudicati privi di un sufficiente legame con il testo base.

Fra questi, l'inasprimento dell'accesso alle prestazioni sociali per gli stranieri e al ricongiungimento familiare ma anche ai benefit sociali per gli stranieri, l'instaurazione di quote migratorie fissate dal Parlamento, la "cauzione" sul ritorno in patria per gli studenti stranieri.

Il testo era stato approvato in Parlamento nel caos un mese fa, con i voti anche dell'opposizione di estrema destra di Marine Le Pen, cosa che aveva provocato grande imbarazzo al presidente Emmanuel Macron.

Fra le altre cose imponeva ai non europei un periodo di residenza prefissato per accedere alle prestazioni sociali, come gli assegni di famiglia, cinque anni per chi non lavorava e trenta mesi per gli altri. Una misura criticata perché si avvicina alla "preferenza nazionale", slogan della destra.

Fra le altre disposizioni bocciate dal Consiglio ce ne è una che dovrebbe interessare l'Italia: la nuova legge prevedeva che non ci fosse più lo ius soli per i figli di stranieri nati in Francia, che avrebbero dovuto manifestare il desiderio di diventare cittadini francesi fra i 16 e i 18 anni. Resta invece in vigore la legge del 1998, per cui diventano automaticamente cittadini a 18 anni e su richiesta già dai 16 o a certe condizioni dai 13 anni.

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Tajani: Italia sostiene Egitto in tutti i modi per cessate fuoco Gaza

Il Cairo, 24 apr. (askanews) - "L'Italia sosterrà in tutti i modi il tentativo di mediazione egiziana per arrivare a un cessate il fuoco prolungato tra Israele ed Hamas. Il lavoro dell'Egitto non è facile, ma ho messo a totale disposizione il nostro Paese perché si possa raggiungere la pace in questa tormentata area mediorientale. Anche per quanto riguarda la ricostruzione abbiamo rinnovato totale sostegno all'azione egiziana. Abbiamo detto che siamo pronti a fare tutto ciò che potrebbe essere utile per favorire la mediazione egiziana": lo ha affermato dal Cairo il ministro degli Esteri e vice-premier Antonio Tajani, parlando con i giornalisti a margine, al termine dell'incontro con il Presidente egiziano Abdel Fattah al-Sisi.

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L'arte di vestire i papi: ma questa volta niente abito nuovo

Roma, 24 apr. (askanews) - La sartoria romana Gammarelli tradizionalmente prepara i paramenti per il nuovo papa, ma questa volta afferma di non essere stata incaricata dal Vaticano di realizzare il nuovo abito per il Pontefice che verrà eletto. Il proprietario del negozio, Lorenzo Gammarelli, si dice "un po' deluso".

"Abbiamo ricevuto comunicazione dal Vaticano e non faremo le tre vesti. Anche nella tristezza del momento per la morte di Papa Francesco, c'è stato un aspetto positivo nel fatto che abbiamo confezionato i paramenti per il nuovo Santo Padre, vediamo per il prossimo".

Il sarto pensa che il Vaticano sceglierà una delle tante tonache realizzate in passato anche nel segno della moderazione chiesta da papa Francesco.

"Probabilmente potrebbero essere quello dei conclavi precedenti, perché ogni volta abbiamo realizzato tre paramenti e ne è stato utilizzato solo uno."

Ogni volta venivano realizzati dalla sartoria Gammarelli i paramenti in tre taglie: alto, medio e basso. Ci vogliono tre giorni e mezzo di lavoro per tagliare la stoffa per una tonaca completa, prepararla e cucirla a mano.

"L'azienda è stata fondata nel 1798 ed è ancora gestita dalla stessa famiglia, la famiglia Gammarelli. Non abbiamo documentazione dei primi anni, ma di certo dall'inizio del XX secolo abbiamo vestito ogni nuovo papa".

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"Storia di una notte", Foglietta: film per elaborare tabù del dolore

Roma, 24 apr. (askanews) - Un lutto non elaborato, un dolore rimosso, possono separare, allontanare, distruggere, ma c'è sempre una via di uscita. Il film di Paolo Costella "Storia di una notte", nei cinema dal 30 aprile, con Anna Foglietta e Giuseppe Battiston, racconta proprio come una tragedia possa disgregare una famiglia unita e felice e come un ennesimo dolore possa essere invece un'occasione per riavvicinarsi. Il regista ha spiegato: "E' la storia di un uomo e di una donna sopraffatti dal dolore, che riescono però a reagire grazie alla spinta della figlia, in primo luogo, che più di loro sente il bisogno di ritornare nella vita" e Foglietta ha detto: "Il modo personale anche di reagire e di rimanere in contatto con la persona che non c'è più è totalmente personale e può creare disturbo, può creare appunto distanza".

Rispetto alla rimozione collettiva del dolore che a volte si fa di fronte ad eventi tragici che non ci toccano direttamente, come le guerre, Foglietta ha detto: "Io credo che ci sia una grande implosione, persone che non riescono a trovare uno sfogo, che non riescono a trovare una soluzione a tutto quello che sentono. Parlo personalmente, io un anno fa ho avuto una crisi profondissima perché non riuscivo a trovare un senso a tutto quello che provavo, all'ineluttabile, all'incapacità di reagire. E' impossibile pensare per me che il mondo davvero sia questo, è difficile. E io sono una donna strutturata, che ho le mie soddisfazioni, ho il mio lavoro, le mie fortune. E' nostro compito, nostra responsabilità, anche attraverso un film come questo, che offre l'opportunità di elaborare un tabù che è il tabù del dolore".

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"Credo" il nuovo album di Mondo Marcio racconta la vita in 12 brani

Milano, 24 apr. (askanews) - Mondo Marcio, tra i primi rapper ad avere portato il genere ad un pubblico mainstream e tra i primi ad avere trattato le proprie tracce come terapia personale, torna con 'Credo' un concept album intimo con riflessioni sul concetto di 'umanità' oltre che sull'impatto che la deformazione delle società di oggi hanno su quest'ultima. Il titolo del disco rimanda inoltre al concetto di 'credo' personale.

'Non ho mai smesso di credere in me stesso perché è la benzina che fa funzionare il motore quindi questa è sempre stata la prima cosa mai perdere la motivazione e non ho mai smesso di credere nel fare la cosa giusta, io penso che anche se non ti viene insegnato o comunque dentro di te se ascolti attentamente sai che cosa è la cosa giusta da fare in certe situazioni quindi queste due sono state le costanti in tutta la mia carriera'.

Tra Presente, passato e futuro, il disco rappresenta la descrizione di una vita in 12 canzoni, praticamente senza collaborazioni. 'Non ci sono featuring nel disco, beh in realtà ci sono nel senso che sono ancora più di valore perché sono ancora più vicini a me, a casa nel senso come è sua mia madre nell'album e quindi tanta roba soltanto quello ma scherzi a parte ci ho pensato alla possibilità di mettere dei featuring nel disco in realtà non era il giusto per mettere dei featuring un po' appiccicati oggi c'è un pochino questo trend di collaborare con un'utilità un po' meccanica della collaborazione, cioè per aumentare le fanbase eccetera. Non c'è niente di male, però questo disco qua che va un po' verso le direzioni di un concept album era molto preciso nella narrativa che avevo scelto, che avevamo scelto insieme al mio team e quindi appiccicare dei featuring un po' giusto per metterci la polverina dorata del featuring avrebbe un po' depistato dalla storia che volevo raccontare con le canzoni. E quindi eccoci qua'.

Icona dell'hip hop italiano, il rapper milanese parla così del suo rapporto di odio e amore per la sua città.

'Anche con i limiti che può avere una città come Milano, mi concentro sulle opportunità che mi ha dato e che ti può dare quotidianamente. E' una città che ti dà sempre la motivazione giusta per combattere, nel senso una città molto combattiva e questo per me comunque è stato un plus'.

Sabato 10 maggio l'artista è atteso per una data-evento al Fabrique di Milano.

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