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Investire nei distillati di pregio: rendimento annuo fino al 30%

di TMNews giovedì 22 giugno 2023
2' di lettura

Milano, 23 giu. (askanews) - Investire nei distillati di lusso in bottiglia è molto vantaggioso: basta analizzare le performance di un settore che negli ultimi 10 anni fatto segnare il maggiore margine di crescita - un boom del 582% - per avere un'idea delle potenzialità di questa forma di investimento alternativa verso quello che a tutti gli effetti è considerato un "bene rifugio":

"È innanzitutto un investimento decorrelato dagli eventi di mercato, quindi non risente di fattori esogeni - racconta ad askanews Marilisa Rutigliano, Direttore Esecutivo di The Spirits Club - Altro punto di forza riguarda sicuramente quello di essere un investimento esentasse, quindi questo vuol dire che tutto il guadagno che l'investitore ricaverà un domani dalla rivendita delle sue bottiglie non dovrà tassarlo. Un altro beneficio - prosegue la manager - è quello di essere un investimento gestito a costo zero. Questo cosa vuol dire? Vuol dire che l'investitore potrà avere il suo portafoglio e non avrà nessun costo di gestione da sostenere a nessun titolo quindi insomma a differenza anche di altre tipologie di investimenti una gestione a costo zero del proprio valore investito con dei ritorni anche importanti, insomma certamente fa gola".

Non è affatto necessario essere intenditori di whisky, grappe o acquaviti. Sì, perchè l'investimento in distillati di pregio è alla portata di tutti, con soglie minime di ingresso ma rendimenti molto interessanti: "Tendenzialmente - ci spiega Rutigliano - anche con un entry di 5 mila o 10 mila euro possiamo costruire una strategia di portafoglio, quindi una differenziazione di collezioni, in modo tale che a fine anno il nostro portafoglio ci dia un ritorno medio del 25-30% l'anno. Consideriamo che i distillati di pregio, quindi qui parliamo di brand super affermati nel mercato che hanno una storicità effettivamente invidiabile, sono dei pezzi da collezione che possono arrivare a raggiungere facilmente il valore di un patrimonio immobiliare".

La società The Spirit Club offre agli investitori un pacchetto "chiavi in mano", aiutandoli passo dopo passo nella creazione di un portafoglio, dalla fase di acquisto fino alla rivendita, e occupandosi di ogni aspetto, compresa la gestione assicurativa. La sfida è diffondere una nuova tipologia di investimento che, specialmente in Italia, è ancora tutta da scoprire.

"Sono investimenti che sicuramente, se volgiamo uno sguardo all'area inglese, all'area americana ma anche all'area asiatica, sono molto diffusi e molto comuni: lì si tratta di pane quotidiano - osserva ancora il Direttore Esecutivo di The Spirits Club -. Se invece volgiamo lo sguardo all'area europea, all'area italiana, potremmo dire che è un investimento nuovo. Il feedback infatti che riceviamo è quello: c'è tanto interesse, c'è tanto stupore, c'è tanta voglia di conoscere, è un settore completamente nuovo".

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Tajani: Regeni? Ad Al-Sisi augurio collaborazione giudiziaria proceda

Il Cairo, 24 apr. (askanews) - "Ho detto che ci auguriamo che la collaborazione giudiziaria possa procedere e si possa risolvere il problema con la soddisfazione di entrambi i Paesi, perché è giusto che ci sia la conclusione di un procedimento giudiziario in corso". Così il ministro degli Esteri Antonio Tajani, al termine dell'incontro con il presidente egiziano Al-Sisi, ha risposto a margine a chi gli chiedeva se nel corso del colloquio è stato affrontato il caso Regeni.

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Tajani: Italia sostiene Egitto in tutti i modi per cessate fuoco Gaza

Il Cairo, 24 apr. (askanews) - "L'Italia sosterrà in tutti i modi il tentativo di mediazione egiziana per arrivare a un cessate il fuoco prolungato tra Israele ed Hamas. Il lavoro dell'Egitto non è facile, ma ho messo a totale disposizione il nostro Paese perché si possa raggiungere la pace in questa tormentata area mediorientale. Anche per quanto riguarda la ricostruzione abbiamo rinnovato totale sostegno all'azione egiziana. Abbiamo detto che siamo pronti a fare tutto ciò che potrebbe essere utile per favorire la mediazione egiziana": lo ha affermato dal Cairo il ministro degli Esteri e vice-premier Antonio Tajani, parlando con i giornalisti a margine, al termine dell'incontro con il Presidente egiziano Abdel Fattah al-Sisi.

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Tajani al Cairo: attacchi Houthi problema grave, 7 mld danni a Egitto

Il Cairo, 24 apr. (askanews) - "C'è una comunità d'intenti per cercare di garantire la libertà di navigazione attraverso Suez e attraverso il Mar Rosso. È un problema quello degli attacchi degli Houthi grave per l'Egitto, perché ha avuto danni enormi, circa 7 miliardi di dollari. Noi abbiamo avuto danni per le nostre imprese esportatrici, più le spese che dobbiamo profondere per la presenza della nostra Marina militare che deve garantire la libertà di navigazione nel Mar Rosso": lo ha dichiarato il ministro degli Esteri e vicepremier Antonio Tajani, parlando con i giornalisti a margine al termine del colloquio con il presidente egiziano Al-Sisi al Cairo.

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Ai funerali del papa occhi puntati su Trump, Zelensky e Von der Leyen

Roma, 24 apr. (askanews) - Sono più di 170 le delegazioni attese per i funerali di Papa Francesco, sabato 26 aprile (alle 20) sul sagrato della Basilica di San Pietro: in prima fila ovviamente capi di Stato e di governo, sovrani e leader spirituali. Amici e cosiddetti "nemici", come il presidente dell'Argentina Javier Milei, che in passato non ha risparmiato critiche, insulti compresi, verso Francesco. Ma gli occhi restano puntati su Donald Trump, che in partenza venerdì prevede una trasferta di meno di 24 ore, rendendo poco fattibile un incontro decisivo sull'Ucraina o sulla guerra dei dazi a margine delle esequie del Pontefice.

Come è noto, ci sarà il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, ma dopo il no alle pressioni americane per accettare un piano considerato da Kiev piuttosto una dichiarazione di resa, tra i due non tira buona aria.

E ci sarà soprattutto la presidente della Commissione Ue Ursula von der Leyen, che la premier Giorgia Meloni vorrebbe vedere formalmente a colloquio con il presidente americano: anche qui, però, difficile che si intavoli qualcosa che assomigli a un vero vertice.

Ci saranno inoltre il presidente francese Emmanuel Macron e i reali di Spagna Felipe VI e Letizia. Per la Germania sia il presidente Frank-Walter Steinmeier che il cancelliere uscente Olaf Scholz e per la Gran Bretagna il principe William e il primo ministro Keir Starmer. Poi i capi di stato di Portogallo, Svizzera, i leader di diversi paesi balcanici, il presidente polacco Andrzej Duda. Ci sarà anche il presidente brasiliano Luis Inacio Lula da Silva.

E a Roma convergeranno delegazioni di tutte le confessioni religiose, dal grande Imam di Al Azhar, Ahmad al Tayyebb, che è stato un importante interlocutore del Papa nel mondo musulmano, a una delegazione della comunità ebraica e il rabbino capo di Roma Riccardo di Segni. Da Mosca per il patriarcato ortodosso arriva il metropolita Antonij.

I "grandi" assenti restano il presidente Vladimir Putin, che ha deciso di inviare la ministra della Cultura Olga Ljubimova e il premier israeliano Benjamin Netanyahu, che si è fatto notare nei giorni scorsi per non aver offerto le sue condoglianze al Papa.

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